Fonti di finanziamento

Le diverse soluzioni per soddisfare il fabbisogno finanziario delle startup innovative sono fondamentali perché consentono di trasformare un’idea di business in un’iniziativa imprenditoriale di successo.

Chi finanzia le startup innovative

Le fonti di finanziamento per le startup innovative possono essere divise in due macrocategorie:

Fonti interne


Sono le risorse finanziarie generate all'interno dell'azienda stessa, senza ricorrere a capitali esterni. Sono considerate fonti interne di finanziamento:

  • Il risparmio personale
  • Il prestito tra familiari, amici e conoscenti (noto anche come 3F: family, friends and fools)
  • Il crowdfunding: si basa sulla raccolta di fondi online da parte di una comunità di sostenitori che credono nell’idea imprenditoriale
  • Il bootstrapping: si basa sull’autofinanziamento della startup attraverso il reinvestimento dei profitti generati dai clienti

Fonti esterne

 

Sono risorse finanziarie ottenute da soggetti esterni all'azienda. Queste fonti sono fondamentali per sostenere la crescita e lo sviluppo delle startup, specialmente quando le risorse interne non sono sufficienti. Sono considerate fonti esterne di finanziamento:

  • Le istituzioni pubbliche, enti che offrono incentivi alle startup sotto forma di bandi, agevolazioni fiscali, garanzie sui prestiti (anche a tasso zero) o finanziamenti a fondo perduto.
  • Incubatori e acceleratori, strutture di supporto e programmi intensivi che consentono anche di presentarsi a potenziali clienti e investitori nei Demo Day.
  • I Business Angels, cioè soggetti privati che mettono a disposizione le proprie risorse finanziarie e competenze per sostenere lo sviluppo di startup innovative con alto potenziale di crescita.
  • I Venture Capital, ovvero fondi di investimento che forniscono capitale di rischio a imprese innovative, in particolare quelle operanti in settori ad alto potenziale di crescita, come la tecnologia, la biotecnologia o le energie rinnovabili.
  • Il debito bancario: consente di ottenere un finanziamento da un’istituzione finanziaria a fronte del pagamento di interessi e del rilascio di garanzie.
  • Gli investitori istituzionali, cioè gli operatori economici, come società private o enti pubblici, che gestiscono i soldi raccolti da vari investitori e li investono nei mercati finanziari.

Come scegliere la tipologia di finanziamento per una startup innovativa

Le fonti di finanziamento devono essere selezionate con attenzione, considerando gli obiettivi, le necessità economiche e le aspettative di crescita della startup innovativa, valutando i vantaggi e gli svantaggi nel medio-lungo termine.

Ogni tipologia di finanziamento presenta infatti caratteristiche specifiche che la rendono più o meno adatto ad una startup in base a diversi fattori.

ELEMENTI PER VALUTARE LA TIPOLOGIA DI FINANZIAMENTO

Fase di sviluppo

Le startup attraversano cinque fasi di crescita

  1. Pre-seed: è la primissima fase iniziale, quella in cui inizia a delinearsi l’idea di business innovativa.
  2. Seed. È  il momento in cui la startup inizia a sviluppare i prodotti o prototipi, a studiare il mercato e preparare un business plan.
  3. Early Stage. La startup si è rafforzata, si è guadagnata i primi clienti e ha incassato i primi ricavi, ma deve iniziare a farsi conoscere
  4. Early growth. In questa fase, la startup inizia a crescere significativamente. Ha definito il prodotto o servizio, identificato un mercato e sviluppato un piano di marketing e di espansione commerciale.
  5. Growth. La startup ha raggiunto la maturità e ha una crescita costante e sostenuta.

Settore di attività

Ad esempio, healthcare, sostenibilità, green tech, intelligenza artificiale, biotecnologia, e-commerce… 

Fabbisogno finanziario

Può essere basso oppure alto nel caso, ad esempio, la startup abbia bisogno di capitali significativi per finanziare la propria area di ricerca e sviluppo

Livello di rischio

Può essere alto o basso in base al modello di business più o meno innovativo e più o meno prevedibile e consolidato. 
Persone attorno a un tavolo parlano di finanziamenti

Come ottenere finanziamenti per una startup innovativa

Ogni fonte di finanziamento di una startup innovativa presenta vantaggi, ma anche vincoli e costi. Esploriamoli nel dettaglio.

Risparmio personale

Che cos’è

Il denaro che il fondatore della startup ha messo personalmente da parte.

Come funziona

Il fondatore mette a disposizione dell’azienda le proprie risorse economiche

Opportunità

È una fonte immediata a cui attingere e consente di non dipendere da altri soggetti.

Punti di attenzione

Comporta un alto rischio e richiede nel medio termine una disponibilità economica personale elevata. 

Prestito tra familiari, amici e conoscenti (Family, Friends and Fools)

Che cos’è

Il fondatore chiede soldi alla propria famiglia e ai propri conoscenti. 

Come funziona

Le persone coinvolte elargiscono un prestito al fondatore.

Opportunità

La partecipazione si basa sulla fiducia personale più che sulla bontà dell’iniziativa imprenditoriale.

Punti di attenzione

Ha dei limiti di importo e di durata. Inoltre, può generare tensioni quando non sono chiare le modalità di rimborso, che devono essere comunicate subito così come i possibili rischi.

Crowfunding

Che cos’è

Si basa sulla raccolta di fondi online da parte di una comunità di sostenitori che credono nell’idea imprenditoriale.

Come funziona

Può avvenire tramite donazione (senza contropartita), ricompensa (con contropartita in beni o servizi), equity (con partecipazione al capitale) o lending (che prevede la restituzione del prestito, con o senza interessi).

Opportunità

Permette di testare il mercato, creare una rete di clienti e promotori e ottenere visibilità.

Punti di attenzione

Richiede una campagna di comunicazione efficace e coinvolgente nonché il rispetto degli impegni presi con i sostenitori.

Bootstrapping

Che cos’è

È una fonte che si basa sull’autofinanziamento della startup.

Come funziona

La startup reinveste i ricavi generati dall'attività per finanziare la crescita e lo sviluppo.

Opportunità

Favorisce la crescita organica e sostenibile della startup.

Punti di attenzione

Richiede tempi lunghi, una gestione efficiente delle risorse e può limitare le opportunità di espansione e innovazione.

Istituzioni pubbliche

Che cosa sono

Le istituzioni pubbliche sono enti e organizzazioni che operano per conto dello Stato o di altre amministrazioni pubbliche, come ad esempio Ministeri ed Università

Come funzionano

Le istituzioni pubbliche offrono incentivi alle startup sotto forma di bandi, agevolazioni fiscali, garanzie sui prestiti (anche a tasso zero) o finanziamenti a fondo perduto. Gli incentivi possono essere elargiti da istituzioni comunitarie, nazionali, regionali o locali.

Opportunità

Favoriscono la nascita e lo sviluppo di startup innovative e socialmente utili.

Punti di attenzione

Hanno criteri selettivi rigidi e procedure burocratiche complesse e spesso lente.

Incubatori e Acceleratori

Che cosa sono

Gli incubatori sono strutture che offrono servizi di supporto alle startup in fase embrionale.
Gli acceleratori sono programmi intensivi che offrono mentorship, formazione e networking alle startup in fase di crescita.

 

Come funzionano

È possibile candidarsi compilando e inviando la propria domanda di partecipazione ai bandi aperti. Qui ad esempio sono disponibili le call attive di Intesa Sanpaolo Innovation Center. 

Opportunità

Il supporto ricevuto agevola l’accesso al mercato, perché forniscono elementi utili per aiutare le startup a prepararsi a presentarsi agli investitori e ad aumentare la visibilità per attrarre finanziamenti e creare opportunità di business.

Punti di attenzione

Gli incubatori possono avere criteri di selezione rigidi, gli acceleratori hanno durata limitata (da 3 a 6 mesi).

Business Angels

Chi sono

Sono soggetti privati, definiti investitori informali. Il loro obiettivo è partecipare al successo delle imprese che finanziano, perché credono nella capacità di creare valore, innovazione e occupazione, e perché vogliono contribuire al progresso economico e sociale del territorio in cui operano.

Come funziona

I Business Angels mettono a disposizione le proprie risorse finanziarie e anche le proprie competenze per sostenere lo sviluppo di startup innovative con alto potenziale di crescita. 

Opportunità

I Business Angels offrono supporto strategico e operativo grazie alla loro esperienza e competenza.

Punti di attenzione

I Business Angel possono ottenere un ritorno economico, sia attraverso la crescita del valore delle azioni sia tramite la vendita delle loro quote a terzi. Questo implica che la startup deve definire chiaramente gli obiettivi di crescita, pianificare le strategie di exit e mantenere una comunicazione trasparente, informando gli investitori sui progressi e sulle strategie di uscita.

Venture Capital

Che cosa sono

I Venture Capital sono fondi di investimento che forniscono capitale di rischio a imprese innovative, in particolare quelle operanti in settori ad alto potenziale di crescita. Sono spesso composti da investitori istituzionali, come banche, fondi pensione o assicurazioni, ma anche da investitori privati,
come imprenditori o family office, società di servizi che gestiscono il patrimonio di una o più famiglie facoltose.

Come funzionano

I Venture Capital finanziano economicamente lo sviluppo e la scalabilità delle startup innovative.

Opportunità

I Venture Capital consentono l’accesso a capitali significativi, offrono supporto strategico e favoriscono una crescita rapida

Punti di attenzione

I Venture Capital ricevono, in cambio del loro investimento, una quota azionaria o un diritto di opzione per entrare nella società. Questo significa che potrebbe essere necessario cedere una parte significativa del controllo aziendale. Diventa quindi fondamentale allinearsi con gli investitori sugli obiettivi e sull’orizzonte temporale in cui si desidera raggiungerli e anche sulla strategia di exit.

Debito bancario

Che cos’è

È un contratto di credito che la startup sottoscrive con la Banca.

Come funziona

Si ottiene un finanziamento da un’istituzione finanziaria a fronte del pagamento di interessi e del rilascio di garanzie.

Opportunità

Può essere utile per coprire le spese operative o per realizzare investimenti.

Punti di attenzione

Ha dei requisiti elevati in termini di solidità finanziaria, redditività e business plan. Spesso comporta un indebitamento a lungo termine che può incidere sugli utili della startup.

Investitori Istituzionali

Che cosa sono

Gli investitori istituzionali sono intermediari finanziari che gestiscono ingenti patrimoni per conto di altri soggetti. 

Esempi di investitori istituzionali sono:

  • Banche
  • Compagnie di assicurazione
  • Fondi pensione
  • Società di gestione del risparmio
  • Organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR)4

Come funziona

La startup presenta il proprio business plan ai potenziali investitori che decidono se e quanto investire nell’azienda.

Opportunità

Permettono di accedere a risorse finanziarie, umane e relazionali di alto profilo.

Punti di attenzione

Solitamente richiedono una condivisione del controllo e della strategia della startup e una prospettiva d’uscita dall’investimento in un arco di tempo prestabilito.

FAQ

Chi finanzia le startup?

I finanziamenti per una startup innovativa possono provenire da sia da fonti interne che da fonti esterne.

Tra le fonti interne, generate cioè all'interno dell'azienda stessa, senza ricorrere a capitali esterni, troviamo:

  • Chi ha fondato la startup, che usa i propri risparmi personali per finanziare la propria azienda.
  • Familiari, amici e conoscenti, che elargiscono un prestito a chi ha fondato la startup.
  • Una comunità di sostenitori che credono nell’idea imprenditoriale. Possono finanziarla attraverso il crowfunding, una raccolta di fondi online.
  • La startup stessa, che reinveste i profitti generati dai clienti.

Tra le fonti esterne, ottenute cioè da soggetti esterni all'azienda, troviamo invece:

  • Le istituzioni pubbliche, enti e organizzazioni che operano per conto dello Stato o di altre amministrazioni pubbliche, come ad esempio Ministeri ed Università. Offrono incentivi alle startup sotto forma di bandi, agevolazioni fiscali, garanzie sui prestiti (anche a tasso zero) o finanziamenti a fondo perduto.
  • Incubatori e acceleratori, strutture di supporto e programmi intensivi. Offrono mentorship, formazione e networking alle startup in fase di crescita, aiutandole a prepararsi a presentarsi agli investitori e ad aumentare la visibilità per attrarre finanziamenti e creare opportunità di business.
  • I Business Angels, soggetti privati, definiti investitori informali. Mettono a disposizione le proprie risorse finanziarie e le proprie competenze per sostenere lo sviluppo di startup innovative con alto potenziale di crescita.
  • I Venture Capital, ovvero fondi di investimento che forniscono capitale di rischio a imprese innovative. Sono spesso composti da investitori istituzionali, come banche, fondi pensione o assicurazioni.
  • Le istituzioni finanziarie, che finanziano la startup a fronte del pagamento di interessi e del rilascio di garanzie.
  • Gli investitori istituzionali, cioè gli operatori economici, come società private o enti pubblici (ad esempio Banche, Compagnie di Assicurazione, Fondi Pensione, Società di Gestione del risparmio e Organismi di investimento collettivo del risparmio), che gestiscono i soldi raccolti da vari investitori e li investono nei mercati finanziari.

Dove si richiedono i finanziamenti a fondo perduto?

I finanziamenti a fondo perduto non prevedono l'obbligo di restituzione del capitale erogato e dei suoi interessi. Per richiedere un finanziamento a fondo perduto è necessario verificare i requisiti richiesti dalla fonte prescelta e poi compilare la domanda. In alcuni casi, è necessario presentare il proprio Business Plan.

Clicca qui per scoprire che cos’è un Business Plan e come crearlo.

Quali sono gli incentivi fiscali per le startup innovative?

Gli incentivi fiscali per le startup innovative includono:

  • Esonero da diritti camerali e imposte di bollo. Le startup innovative non devono pagare l’imposta di bollo e i diritti di segreteria relativi alla registrazione nel Registro delle imprese e la quota annuale alle Camere di Commercio.
  • Esonero dall’obbligo di apposizione del visto di conformità per compensazione dei crediti fino a 50mila euro.
  • Credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica e per investimenti in beni strumentali grazie al programma Transizione 4.0, integrato a inizio 2025 con il Piano Transizione 5.0, che si concentra sulla trasformazione digitale ed energetica delle imprese, con un particolare focus sulla sostenibilità e l'efficienza energetica.
  • Incentivi fiscali in de minimis: gli investitori privati possono beneficiare di una detrazione IRPEF pari al 65% per gli investimenti effettuati nei primi tre anni di vita delle startup innovative.
  • La Legge Centemero prevede una detrazione IRPEF pari al 30% del capitale investito per le persone fisiche e una deduzione IRES con percentuale identica per le persone giuridiche, con tetti massimi di investimento.
  • Le Casse di Previdenza e Fondi Pensione hanno la possibilità di mantenere l’esenzione sul capital gain sugli investimenti qualificati se una percentuale di questi investimenti viene allocata in quote o azioni di Fondi per il Venture Capital.
  • Incubatori e acceleratori certificati che investono in startup innovative possono beneficiare di un credito d’imposta dell'8% sugli investimenti, fino a 500.000 euro annui.

Per saperne di più sugli incentivi fiscali per le startup innovative clicca qui.

Quali sono i requisiti per aprire una startup innovativa?

In base a quanto stabilito dalla Legge per la Concorrenza (dicembre 2024), per essere riconosciuta come tale una startup innovativa deve essere una micro, media o piccola impresa, in conformità a quanto previsto dalla raccomandazione 2003/361/CE della Commissione Europea. Deve inoltre rispettare i seguenti requisiti:

  • è un’impresa nuova o costituita da non più di 5 anni, che non svolge attività prevalente di consulenza o di agenzia.
  • non è risultato di fusione, scissione o cessione di ramo d’azienda
  • ha residenza in Italia, o in un altro Paese dello Spazio Economico Europeo ma con sede produttiva o filiale in Italia
  • ha fatturato annuo inferiore a 5 milioni di euro
  • non è quotata in un mercato regolamentato o in una piattaforma multilaterale di negoziazione
  • non distribuisce e non ha distribuito utili
  • ha come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di un prodotto o servizio ad alto valore tecnologico
  • rispetta almeno 1 dei seguenti 3 requisiti soggettivi:
  1. sostiene spese in R&S e innovazione pari ad almeno il 15% del maggiore valore tra fatturato e costo della produzione
  2. impiega personale altamente qualificato (almeno 1/3 dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori, oppure almeno 2/3 con laurea magistrale)
  3. è titolare, depositaria o licenziataria di almeno un brevetto o titolare di un software registrato.

La Legge sulla Concorrenza interviene anche sulla durata della permanenza nella sezione speciale del Registre delle Imprese, che passa da 5 a 3 anni, prevedendo però un’estensione biennale qualora la startup innovativa rispetti uno dei seguenti requisiti:

  • Aumento del 25% delle spese in ricerca e sviluppo;
  • Sottoscrizione di almeno un contratto di sperimentazione con una Pubblica Amministrazione.
  • Incremento dei ricavi o dell’occupazione superiore al 50% tra il secondo e il terzo anno;
  • Creazione di una riserva patrimoniale superiore a 50.000 euro attraverso un finanziamento convertendo o un aumento di capitale (da investitori professionali, incubatori, acceleratori o tramite equity crowdfunding svolto tramite piattaforma certificata), con contestuale aumento delle spese di ricerca e sviluppo del 20%;
  • Ottenimento di almeno un brevetto.

 

Come si avvia una startup innovativa? Come è possibile iscriversi al Registro delle Imprese? Scoprilo qui

Quali sono i vantaggi dei finanziamenti a fondo perduto per le startup?

I finanziamenti a fondo perduto offrono diversi vantaggi per le startup, specialmente quelle in fase di sviluppo iniziale. Ecco alcuni dei principali benefici:

  • Riducono il carico finanziario e il rischio di indebitamento delle startup, che ricevono fondi senza l’obbligo di restituirli. Questo permette alle nuove imprese di concentrarsi sulla crescita e sull'innovazione senza la pressione di dover rimborsare il capitale ricevuto.
  • Facilitano l’avvio dell’attività, perché permettono alle startup di coprire le spese iniziali, che spesso possono essere molto elevate nelle fasi di sviluppo.
  • Riducono il rischio finanziario, in quanto offrono alle startup un sostegno economico strategico senza vincoli di rimborso, permettendo alle aziende di investire in innovazione, digitalizzazione e sostenibilità. Questo tipo di investimento può accelerare lo sviluppo tecnologico e migliorare la competitività della startup innovativa.

I finanziamenti a fondo perduto hanno anche vantaggi a livello globale:

  • Sostengono l'innovazione e la ricerca, perché permettono alle startup di sviluppare nuove tecnologie e prodotti.
  • Creano posti di lavoro e lo sviluppo di nuove imprese, favorendo così la crescita economica locale e/o nazionale.

Scarica il capitolo tratto dal quaderno "I primi passi di una startup innovativa"