Venture Capital, investiti 1,2 miliardi in startup italiane nel 2024 – Rapporto VeM 2024
Dato migliore rispetto al 2023 che, sommato a quelli in realtà innovative fondate all’estero da italiani, raggiunge il valore di 1,9 miliardi. Diminuiscono le operazioni, filiera early stage sempre più matura.
Crescono gli investimenti in startup innovative italiane dopo la frenata registrata nel 2023, con diminuzione del numero di operazioni. Sono queste le principali evidenze che emergono dal Rapporto di Ricerca Venture Capital Monitor-VeM 2024, presentato ufficialmente a Milano martedì 18 febbraio.
Lo studio, realizzato dall’Osservatorio Venture Capital Monitor – VeM attivo presso LIUC Business School, con il contributo di Intesa Sanpaolo Innovation Center e KPMG, e il supporto istituzionale di CDP Venture Capital SGR e IBAN –, si prefigge l’obiettivo di monitorare costantemente le attività di early stage istituzionale svolte nel nostro Paese.
L’Italia del venture capital, nel 2024, conferma le indicazioni positive emerse nei primi sei mesi dell’anno. Le startup italiane hanno raccolto 1,2 miliardi di euro da operatori domestici e internazionali, distribuiti su 300 operazioni tra initial e follow-on (erano 1,4 miliardi su 330 round nel 2023). Considerando solo i nuovi investimenti, inoltre, le operazioni sono state 223 contro le 273 dell’anno precedente.
Aumenta anche l’ammontare investito in startup estere fondate da imprenditori italiani, ovvero più di 700 milioni di euro distribuiti su 30 round (oltre 300 milioni su 28 operazioni nel 2023).
La somma delle due componenti, porta il valore complessivo degli investimenti in startup con matrice italiana a 1,9 miliardi su 330 round: numeri importanti dopo il record stabilito nel 2022 (2,2 miliardi), seguito dal rallentamento registrato nel 2023, con l’ecosistema innovativo italiano ad allinearsi a quelli europei. Dati che, peraltro, non includono il contributo dei Business Angels, dopo un anno nel quale i loro investimenti sono stati particolarmente significativi.


Il contributo dei venture capital e dei corporate venture capital
Per quanto concerne le attività di corporate venture capital, il 2024 corrobora quanto emerso negli ultimi anni. Infatti, le imprese continuano ad essere presenti nei round di venture capital, con le corporate a prediligere gli investimenti destinati a nuove startup (initial), o a quelle in fase di sviluppo. In tal senso, la presenza delle corporate nel 26% del totale delle operazioni è esemplificatrice, con la crescita rispetto al 2023 che prosegue dopo i segnali postivi emersi nella prima metà del 2024.
Se si guarda esclusivamente alle startup costituite in Italia, venture capital e corporate venture capital nel 2024 hanno investito, in totale, 592 milioni di euro distribuiti su 182 operazioni. Le attività di sindacato, che coinvolgono anche i Business Angels, inoltre, hanno fatto segnare investimenti per 61 milioni di euro su 88 round, mentre i soli Business Angels svolgono un ruolo sempre più rilevante come dimostrano i 47 milioni di euro investiti, distribuiti su 102 round.
Complessivamente, quindi, la filiera del venture capital in Italia ha investito più di 1,2 miliardi su 372 operazioni nel 2024: aggiungendo anche le realtà innovative estere con founder italiani hanno raggiunto un valore pari a 2 miliardi di euro, distribuiti su 406 round: numeri che testimoniano la maturità del venture capital italiano.
La frenata degli investimenti in Technology Transfer
Rallentano gli investimenti in Technology Transfer (TT). Infatti, mentre nel 2023 l’ammontare raccolto dalle realtà innovative attive in questo settore traversale era pari a 232 milioni di euro distribuiti su 67 round, il valore contributo della filiera italiana dell’early stage ha accusato un calo nel 2024, attestandosi a 223 milioni distribuiti su 119 operazioni.
Evidenza “fisiologica” dopo l’accelerazione nel primo semestre del 2024, complici la fine del periodo d’investimento della piattaforma ITAtech da un lato, e la piena operatività dei fondi supportati dal FoF di Tech Tansfer di CDP Venture Capital SGR e dai poli nazionali dall’altro.
Distribuzione geografica degli investimenti in startup italiane nel 2024
Passando alla distribuzione geografica degli investimenti in startup italiane, nel 2024 si conferma il trend che vede il maggior numero di realtà target, 70, avere la propria sede in Lombardia (quota pari al 36% del mercato domestico, era il 44% con 124 società target nel 2023). Inoltre, prosegue l’ascesa del Piemonte, che dopo aver sorpassato il Lazio nella prima metà dello scorso anno, resta saldo al secondo posto coprendo il 15% del mercato (contro l’8% del 2023).
Uno scenario nel quale il Nord-Ovest del Paese intercetta oltre la metà degli investimenti, con Lombardia e Piemonte che, insieme, sono sede del 51% delle società innovative target, con il Lazio che si attesta alle loro spalle (9%, ovvero quattro punti percentuali in meno nel confronto col 2023).
Distribuzione settoriale: l’ascesa del biotech
Per quanto concerne la distribuzione settoriale, l’ICT si conferma come quello più interessante per gli investitori di venture capital. Esattamente come negli scorsi anni, infatti, l’ICT monopolizza la scena catalizzando il 36% dell’ammontare complessivo investito in startup italiane (contro il 32% del 2023). Nello specifico, l’ICT è costituito per il 28% da operazioni che coinvolgono startup attive nei digital consumer services, mentre il restante 72% opera nelle entrerprise technologies.
Seguono le startup Biotech, che, nel 2024, si sono confermate particolarmente interessanti, dimostrando una volta di più le potenzialità del settore. Non sorprende, dunque, la percentuale di società target che lavorano sulle Biotecnologie, esattamente come la capacità di catalizzare investimenti initial (9%). Terza posizione virtuale per il comparto Fintech (8%), seguito da Energia e Ambiente ed Heltcare, con le realtà innovative dei due settori ad attrarre il 7% del capitale investito nel 2024.


La risalita dell’indice VeM-i
“La crescita del capitale investito nel 2024 (+39%), riporta il mercato del venture capital misurato dal VeM sulla soglia dei 2 miliardi di euro complessivi. La diminuzione del numero dei round di raccolta conferma una maggiore selezione sulle operazioni; tendenza confermata dal record di investimenti successivi (follow-on) su società già investite in altri round”, commenta Luca Pagetti - Responsabile della struttura Finanziamento e Crescita delle Startup di Intesa Sanpaolo Innovation Center.
“Si conferma l’interesse crescente degli investitori nei settori Energia & Ambiente, Biotech e Healthcare, segnale positivo per il trasferimento tecnologico nel nostro Paese in settori chiave per lo sviluppo futuro. Attraverso Intesa Sanpaolo Innovation Center, il nostro Gruppo sostiene la crescita di spin-off e startup con iniziative di ecosistema e a supporto dei territori. Gli investimenti del fondo SEI (Sviluppo Ecosistemi di Innovazione) gestito da Neva SGR, società controllata al 100% da Intesa Sanpaolo Innovation Center, sono un’ulteriore conferma del nostro impegno”, sottolinea Pagetti.
“Nel 2024 i Business Angel hanno investito in autonomia oltre 74 mln di euro, quasi il doppio delle risorse del 2023 e anche le società target sono aumentate del 41%. Dopo il rallentamento del 2023, siamo quindi tornati a crescere e l’intero mercato del Venture Capital italiano è di nuovo stabilizzato sui numeri che lo hanno caratterizzato negli ultimi anni, ben oltre quota 1 miliardo di euro”, conclude Paolo Anselmo - Presidente IBAN.