Come è andato il Venture Capital in Italia nei primi sei mesi dell’anno: rapporto primo semestre 2023 VeM

5 Settembre 2023
Innovation Center, Pubblicazioni, Osservatori, Finanza

Dopo il 2022 da record, con investimenti in startup innovative italiane a superare i 2 miliardi e l’attesa contrazione nel I° trimestre del 2023, conforta la ripresa nel Q2

Dopo un 2022 da record, con gli investimenti in startup innovative italiane a superare i 2 miliardi di euro nonostante lo scenario globale dominato dall’incertezza, il mercato del venture capital in Italia ha registrato una brusca e attesa frenata nel primo semestre del 2023. Frenata evidenziata nel primo semestre 2023 dal Rapporto di ricerca Venture Capital Monitor (VeM). Lo studio, realizzato dall’Osservatorio VeM attivo presso la Liuc Business School con il contributo di Intesa Sanpaolo Innovation Center ed E. Morace & Co. Studio Legale, monitora costantemente le attività di early stage istituzionale nel Paese.

L’analisi di AIFI palesa indicatori negativi sia per quanto concerne l’ammontare degli investimenti domestici e internazionali (da 976 milioni di euro in 180 round a 496 milioni su 138 round), sia nel numero di operazioni: 150 tra initial e follow on a fronte delle 192 nel primo semestre dell’anno scorso (-22%).

Lieve contrazione anche negli investimenti in startup costituite all’estero da italiani, passati da 196 a 178 milioni. La somma delle due componenti porta gli investimenti in startup italiane a quota 674 milioni di euro (erano 1,2 miliardi nel primo semestre del 2022).

Considerando solo le startup con sede in Italia, venture capital e corporate venture capital hanno investito 272 milioni su 82 round, quelle di sindacato - includendo venture capital, Corporate VC e business angel -224 milioni in 53 operazioni, e i soli BA a contribuire con 15 milioni in 17 round portando la filiera dell’early stage italiana ad investire complessivamente 511 milioni su 152 round rispetto al miliardo di euro su 198 round del primo semestre dello scorso anno.

foto del team di bitcorp foto del team di bitcorp

Dal contesto globale all’assenza di “mega deal”: ecco perché sono calati gli investimenti

Stante il succedersi e perdurare di 3 grandi crisi (Covid, conflitto russo-ucraino e aumento dei prezzi delle materie prime), il semestre negativo non intacca l’ottimismo degli operatori, fiduciosi per la “tenuta” degli investimenti ai livelli del 2021 e per la ripresa nel secondo trimestre nel quale le operazioni sono aumentate passando da 64 a 86 (+32%).

A venir meno sono state soprattutto le exit (l’uscita dal capitale delle realtà innovative o la quotazione in Borsa), e i “mega deal” guidati da investitori e grandi fondi internazionali.

Il rallentamento nel primo semestre dell’anno del VC, anticipato dai mercati nella seconda parte del 2022, è in linea con le attese come rileva Luca Pagetti, Responsabile della struttura Finanziamento e Crescita delle Startup di Intesa Sanpaolo Innovation Center.

Pagetti sottolinea come la ripresa nel Q2 e la risalita dell’indice VeM sia incoraggiante: “Intesa Sanpaolo Innovation Center continua a contribuire alla crescita del mercato italiano partecipando attivamente allo sviluppo degli ecosistemi di innovazione sui territori, accompagnando la crescita delle startup più meritevoli anche attraverso gli investimenti di Neva SGR”.

Il contesto internazionale e gli ecosistemi di innovazione emergenti

L’analisi trimestrale dell'Osservatorio Ecosistemi di Innovazione riferita al Q2 del 2023, frutto della collaborazione tra Intesa Sanpaolo Innovation Center e Innovation & Processes, evidenzia una ripresa del mercato del VC globale.

Nel Q2, infatti, gli investimenti sono in linea con quelli dell’anno scorso dopo trimestri consecutivi in contrazione costante da gennaio 2022. La ripresa non si limita al mercato italiano e include investimenti di VC in Asia, Regno Unito e Germania: ecosistemi centrali nel quadro globale dell’innovazione.

Il report Startup Genome (GSER 2023) sugli ecosistemi di innovazione mondiali non registra cambiamenti nelle prime posizioni della graduatoria occupate da Silicon Valley, New York e Londra. Rilevante l’ascesa di ecosistemi europei emergenti quali Copenaghen, Barcellona, Dublino e Bruxelles. Anche Milano e Roma rientrano nella top 100, mentre Torino è nella top 35 per quanto concerne i talenti.

Tra i settori in maggior crescita a livello globale l’Healthcare e quello industriale nei verticali aerospace, manifattura, biomateriali (parte della Bioeconomia) ed energy, con numerose iniziative di Open Innovation in Italia promosse anche dal Gruppo Intesa Sanpaolo focalizzate su questi temi e sul trasferimento tecnologico.

Investimenti Venture Capital in Italia: distribuzione geografica, settoriale e ruolo del corporate VC

Tornando al VeM, l’ammontare complessivo degli investimenti in Technology Transfer (TT) in Italia tra il 2018 e il I° semestre del 2023 ha superato i 600 milioni di euro su 232 operazioni. Confermato l’impatto positivo dei fondi della piattaforma ITAtech, con raccolta complessiva pari a 312 milioni di euro (includendo i co-investitori) in 143 investimenti.

Nelle attività di corporate venture capital, prosegue la considerevole partecipazione delle Corporate negli investimenti di VC in nuove realtà imprenditoriali o nelle prime fasi di sviluppo (21% dei round totali chiusi nel semestre).

La Lombardia resta la Regione con più società target (49% del mercato italiano), seguita a distanza da Piemonte (13%) e Lazio (8%). Relativamente ai settori, l’ICT continua a catalizzare l’interesse degli investitori di VC (38%), seguito dall’ascesa di Energia e Ambiente ed Healthcare, entrambe con quota del 12%.