Smart City in Europa: classifiche, tecnologie ed esempi di sviluppo urbano

20 Maggio 2025
Techstars, Smart City, Innovation, Focus On

Le città intelligenti rappresentano il futuro dell’urbanizzazione in Europa in quanto connesse, sostenibili, digitali e in grado di migliorare la qualità della vita urbana. Spinte anche dai finanziamenti dell’UE, le capitali europee stanno adottando soluzioni sempre più innovative per affrontare sfide ambientali e sociali.

Il concetto di Smart City, nato nel secolo scorso, si è evoluto parallelamente alle tecnologie digitali. Spesso associate a scenari futuristici e ipertecnologici, in realtà le città intelligenti concretizzano un approccio volto a promuovere la sostenibilità e migliorare la qualità della vita urbana. Una Smart City, infatti, utilizza le tecnologie digitali e, più in generale, le innovazioni, per ottimizzare i sistemi di mobilità, rendere le infrastrutture intelligenti, ridurre l’inquinamento e gestire le risorse energetiche in modo più efficiente.

Per la Commissione Europea, Smart City significa anche soluzioni efficienti per illuminare e riscaldare gli edifici, miglioramento dell’approvvigionamento idrico e dello smaltimento dei rifiuti, spazi pubblici più sicuri e amministrazione cittadina più interattiva ed inclusiva grazie ai dati, la cui raccolta e analisi si concretizza con tecnologie come IoT, Big Data, 5G, Cloud Computing e intelligenza artificiale.

Contesto demografico e impatti ambientali

Attualmente, il 75% dei cittadini europei risiede nelle città, e tale quota è destinata a salire all’80% entro il 2050, anche se gli agglomerati urbani occupano solo il 5% della superficie terrestre del Continente.

Questa concentrazione demografica genera impatti ambientali rilevanti. Ad esempio, le città producono più di due terzi dei rifiuti, e sono responsabili del 70% delle emissioni dell’Unione Europea. Numeri che palesano come lo sviluppo urbano intelligente e sostenibile rappresenti una necessità.

Il mercato europeo delle Smart City

In tal senso i dati sono confortanti. Infatti, in Europa il mercato delle Smart City è in costante crescita, e, nelle previsioni del portale Statista, raggiungerà 56 miliardi di dollari entro il 2028. Tuttavia, negli ultimi anni, il tasso di espansione ha registrato una frenata, passando dal +30% del 2021 al +18% del 2023.

immagine di oslo immagine di oslo

Il ruolo dell'Unione Europea

In questo scenario, l’Unione Europea svolge un ruolo cruciale per la trasformazione urbana del Continente, promuovendo la transizione verso le Smart City attraverso finanziamenti, programmi di ricerca e piattaforme collaborative. Tra le iniziative più rilevanti rientrano diversi programmi che stanno accelerando la digitalizzazione e la transizione ecologica delle città, grazie a progetti pilota che spaziano dai quartieri a emissioni zero alle infrastrutture intelligenti.

La Missione UE Horizon “Climate-Neutral and Smart Cities by 2030”

In quest’ottica, tra il 2014 il 2020 il programma Horizon ha stanziato oltre 80 miliardi di euro a sostegno di progetti di ricerca e innovazione, inclusi quelli dedicati alle Smart City. Supporto che, con Horizon Europe, aumenterà nell’ambito dei 100 miliardi complessivi previsti tra il 2021 e il 2027.

Nel dettaglio, la Missione UE Horizon “Climate-Neutral and Smart Cities by 2030investe oltre 98 milioni di euro nella transizione sistemica di più di 100 città europee (incluse Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino), proiettandole verso la neutralità climatica entro il 2030.

Queste Mission cities, nelle quali vive il 12% della popolazione dell’Unione Europea, attraverso il progetto si configurano come hub di innovazione e sperimentazione, e diventeranno esempi per tutte le altre città europee nell’accelerare il percorso verso lo stesso obiettivo entro il 2050, coerentemente con quanto previsto dal Green Deal europeo.

L’evoluzione delle Smart City: indici e classifiche

Per fare il punto sull’evoluzione delle città in Smart City non esistono criteri univoci, ma a livello globale vengono stilate diverse classifiche volte a valutare l’evoluzione dei centri urbani in base a parametri specifici, che risultano utili per comprendere lo stato dell’arte delle città intelligenti.

 

IMD Smart City Index 2025: la classifica delle migliori Smart City europee

La graduatoria più rilevante nel panorama globale è lo Smart City Index calcolato annualmente dallo Smart City Observatory, espressione del World Competitiveness Center della School of Management svizzera IMD insieme alla Singapore University of Technology and Design (SUTD).

Nel 2025, lo Smart City Index IMD include146 città di tutto il mondo, valutandone la capacità di armonizzare tecnologia e qualità della vita sulla base di interviste ai cittadini, per determinare l’impatto delle tecnologie sulle infrastrutture e sulla vita quotidiana. Da questa premessa, il ranking analizza dettagliatamente cinque ambiti: attività ed eventi, governance, mobilità, salute e sicurezza pubblica, e opportunità lavorative.

La sesta edizione del ranking vede le prime venti posizioni monopolizzate da città europee (11) e asiatiche (8, tra cui Dubai in quarta posizione e Abu Dhabi in quinta), a cui si aggiunge Canberra (ottava e scesa dal podio rispetto al 2024). In particolare, la top 10 europea è composta da:

1.     Zurigo

2.     Oslo

3.     Ginevra

4.     Londra (sesta posizione a livello globale)

5.     Copenaghen (settima)

6.     Losanna (ottava al mondo)

7.     Helsinki (11° posto globale)

8.     Praga (12esima)

9.     Lubiana (16° posto complessivo)

10.   Amsterdam (17° in assoluto)

Continua la discesa delle tre Smart Cities italiane nella graduatoria: Bologna perde altre cinque posizioni e passa all’83esimo posto, Milano è 97esima (calo di 6 posizioni) e Roma 139esima (5 posizioni più indietro rispetto al 2024).

immagine di copenaghen immagine di copenaghen

Smart City Index di Proptech OS

Un altro ranking ricco di dettagli è lo Smart City Index realizzato dalla società immobiliare tecnologica Proptech OS, che si basa su un’analisi esaustiva volta a stabilire quali siano le città statunitensi ed europee più pronte per il futuro intelligente.

L’edizione 2024 della classifica valuta le Smart City sulla base di 16 indicatori definiti all’interno del programma OCSE “Città intelligenti e crescita inclusiva”, inseriti in tre ambiti di riferimento: infrastruttura tecnologica e connettività, infrastruttura verde e mercato del lavoro tecnologico.

La top ten delle Smart City europee

La classifica europea per il 2024 è guidata da Parigi grazie a punteggi molto elevati per quanto concerne copertura del 5G (99,9% della popolazione), numero di aziende specializzate nell’Intelligenza Artificiale (532) o, ad esempio, la quantità di hotspot WiFi gratuiti (10.663, terza a livello globale). La capitale francese si distingue anche per la gestione avanzata del traffico, ed è seguita nella graduatoria da Londra, Amsterdam, Berlino e Madrid. La top ten delle Smart City in Europa include anche, nell’ordine, Lisbona, Stoccolma, Lussemburgo, Dublino e Copenaghen.

La Smart City europea più sostenibile del ranking di Porpetch OS per il 2024 è Amsterdam, che, oltre ad essere nota per l’impiego massiccio delle biciclette da parte dei suoi abitanti, punta a raggiungere l’ambizioso traguardo delle zero emissioni entro il 2050.

Passando ai posti di lavoro in ambiti tecnologici e green, la città più proiettata verso il futuro del Vecchio Continente è Lisbona, offrendo 130 posti di lavoro nel settore ogni 100.000 abitanti: da un lato grazie ad incentivi statali e fiscali, dall’altro poiché registra il numero più elevato di sviluppatori e ingegneri pro capite a livello globale.

Esempi di Smart City in Europa e progetti innovativi

Per capire come si stanno trasformando in Smart City le città europee si possono prendere a riferimento anche alcuni esempi. A tirare le fila, come indicano le diverse graduatorie stilate negli ultimi anni, si trovano diverse città del Nord Europa, con altri centri urbani che per caratteristiche sono già in fase avanzata nel percorso di trasformazione in città intelligenti e sostenibili.

 

Copenaghen: zero emissioni, mobilità e quartieri intelligenti

Dopo aver abbattuto le emissioni di CO2 dell’80% rispetto al 2005, Copenaghen punta a diventare la prima capitale carbon neutral entro il 2025. In quest’ottica, la capitale danese ha avviato il progetto dedicato alla mobilità Copenaghen Connecting, con il quale l’amministrazione sfrutta dati in tempo reale provenienti da sensori, GPS e dispositivi mobili per gestire il traffico, ridurre l’inquinamento e migliorare l'efficienza dei trasporti pubblici e ciclabili. Inoltre, la capitale danese ha investito nella creazione di quartieri intelligenti come Nordhavn: un distretto progettato per essere completamente sostenibile, dotato di sistemi di energia rinnovabile, edifici smart e spazi urbani che promuovono la mobilità dolce.

Oslo: un esempio di sostenibilità urbana

Per Oslo contrastare il cambiamento climatico rappresenta una priorità. La capitale norvegese, infatti, punta a ridurre del 95% le emissioni entro il 2030, per poi diventare carbon neutral entro il 2050. In tal senso le amministrazioni locali si stanno focalizzando sulla mobilità urbana (autobus e taxi a zero emissioni) e su edifici energicamente efficienti. Attraverso Oslo Smart City, sono stati introdotti sistemi di illuminazione pubblica intelligente, piattaforme di gestione dei dati urbani e soluzioni di monitoraggio ambientale per ridurre l'inquinamento. Inoltre, la capitale norvegese è all’avanguardia nell’impiego di open data in settori come ambiente, salute, agricoltura, traffico e demografia

Amsterdam: Economia Circolare e infrastrutture intelligenti

Amsterdam ha nella mobilità leggera un tratto distintivo, e mira a diventare carbon neutral entro il 2050. A questo si affiancano progetti e investimenti in innovazioni smart (illuminazione pubblica intelligente, smart grids e gestione dei rifiuti), con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei residenti.  Per promuovere i progetti relativi a sostenibilità e digitalizzazione è nata anche la partnership pubblico privato Amsterdam Smart City, che interessa ambiti smart quali città digitale, energia, mobilità, Economia Circolare, vivibilità e servizi ai cittadini.

Vienna: elettrificazione e rigenerazione urbana

Vienna ha investito nella mobilità elettrica, nel soddisfacimento del 50% del proprio fabbisogno energetico da fonti rinnovabili, e nella riqualificazione urbana dei quartieri densamente popolati. Ad esempio, attraverso il piano Smart City Wien, la “città dei sogni” punta a ridurre le emissioni del 80% entro il 2050, mentre il quartiere Seestadt Aspern rappresenta uno dei progetti di sviluppo urbano più sostenibili d’Europa in termini ambientali ed economici.

Zurigo: trasparenza e digitalizzazione diffusa

Da ormai sei anni in testa allo Smart City Index di IMD, Zurigo ha un sistema di mobilità pubblica intelligente particolarmente efficiente, distinguendosi anche per la grande trasparenza nei confronti dei cittadini. La città promuove la riduzione del consumo energetico attraverso l’edilizia sostenibile e investimenti in energie rinnovabili. Inoltre, la città svizzera con la piattaforma Smart City Zurich ha avviato e coordinato oltre cinquanta progetti di digitalizzazione, migliorando l’efficienza del servizio pubblico e abbreviando i tempi di risposta qualora si verifichino emergenze urbane.

Barcellona: superblocchi e IoT per la vivibilità

Anche Barcellona è una Smart City rilevante nel panorama europeo. Con il progetto Superilles (superblocchi), la città ha ridotto sensibilmente l’inquinamento acustico, aumentando contestualmente le aree verdi. Inoltre, l’impiego di sensori IoT per la gestione dei rifiuti ha ridotto del 15% i costi della raccolta, mentre l’illuminazione pubblica intelligente ha permesso di conseguire un risparmio dei consumi energetici superiore al 30%.

Parigi: la Smart City dei 15 minuti

La Capitale francese punta a migliorare la qualità della vita dei cittadini adottando la teoria dei 15 minuti, secondo cui tutti i servizi essenziali devono essere raggiungibili da qualsiasi punto della città in un quarto d’ora. A novembre del 2024 la municipalità ha pubblicato il Plan Climat 2024-2030, volto a ridurre le emissioni entro la fine del decennio, e ad azzerarle nel 2050. Tra i tanti dettagli, la strategia prevede la sostituzione di 60.000 posti auto con alberi, l’istituzione di nuovi centri di raffreddamento, la creazione di più zone senza auto e l’installazione di tetti riflettenti su 1.000 edifici pubblici.

Helsinki: open source e decarbonizzazione

La capitale finlandese è una delle Smart City più innovative in Europa, e si propone come riferimento in materia di Smart Governance in virtù di un sistema di amministrazione quasi interamente open source che offre servizi digitalizzati in diversi ambiti: education, urban environment, culture and leisure, social services and health care. Nel 2019 Helsinki ha varato anche un piano volto ad azzerare le emissioni di CO2 entro il 2035 che interessa tre settori: trasporti (grazie anche all’intelligenza artificiale), generazione di elettricità e produzione di riscaldamento.

Londra: mobilità sostenibile e contrasto all’inquinamento

Londra si sta trasformando in una Smart City attraverso la condivisione dei dati, e agli investimenti per promuovere e incentivare la mobilità sostenibile. La capitale inglese, che raggiungerà presto gli 11 milioni di abitanti, entro il 2041 ambisce a coprire l’80% degli spostamenti urbani a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici. Inoltre, nel 2018 è stata lanciata la Smarter London Together Roadmap: il primo piano pubblico di riforma cittadina focalizzato sulla condivisione dei dati, sulle infrastrutture smart e sull’innovazione tecnologica.

Berlino: progettualità ed ecosistema innovativo

La trasformazione in Smart City della capitale tedesca si concretizza principalmente con l’impegno nel migliorare l’infrastruttura di trasporto pubblico. Dal 2019, infatti, Berlino ha lanciato un ambizioso piano di sviluppo della mobilità sostenibile che prevede investimenti governativi e dell’amministrazione locale nel trasporto pubblico compresi tra 28 e i 32 miliardi di dollari entro il 2035. Inoltre, Berlino ospita anche il maggior numero al mondo di startup straniere dopo la Silicon Valley (quasi 5.000), e in tal senso nel 2019 è nato CityLAB Berlin: un laboratorio pubblico di innovazione digitale che interfaccia amministrazione, mondo accademico, economia e società civile.

Torino: la Capitale Europea dell’Innovazione nel 2024

Nel panorama europeo delle Smart City un ruolo rilevante è ricoperto da Torino, eletta per la prima volta nella sua storia Capitale Europea dell’Innovazione (iCapital) nel 2024: premio che, nelle sue 10 edizioni, è stato assegnato alle città europee all’avanguardia relativamente alle soluzioni innovative a vantaggio dei loro cittadini.

Il riconoscimento è stato vinto grazie a diversi punti di forza: la piattaforma Torino City Lab, iniziativa del Comune di Torino per supportare le imprese sul territorio in attività di test di soluzioni innovative; CTE Next, casa delle tecnologie emergenti; la classificazione di Torino come città social impact; le numerose progettualità volte a creare impatto sociale sul territorio e a proiettare la città verso le zero emissioni.

Il ruolo di Intesa Sanpaolo Innovation Center

In questo contesto, Intesa Sanpaolo Innovation Center svolge un ruolo importante, collaborando da tempo con il Comune di Torino, CTE Next e altri player dell’ecosistema innovativo come Fondazione Compagnia di San Paolo, Università e Politecnico di Torino. Inoltre, la società ha lanciato il primo programma di accelerazione dedicato alle startup innovative della Smart Mobility, nelle Smart City e, attualmente, alle tecnologie per un mondo che cambia.

Iniziato nel 2020, Torino Techstarts Trasformative World è un programma dell’acceleratore statunitense Techstars, realizzato in collaborazione con Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT, che punta ad attrarre, accelerare e investire in startup innovative ad alto potenziale. Realtà che, con le loro innovazioni, rendono possibile la trasformazione dei centri urbani in Smart Cities.

A questi si aggiunge Torino Smart Destination, che dal 2023 si svolge presso la sede di Innovation Center al 31° piano del Grattacielo Intesa Sanpaolo. L’evento, realizzato in collaborazione con CTE Next e Fondazione Compagnia di San Paolo, rappresenta l’occasione per fare il punto sullo sviluppo e sulle prospettive dell’ecosistema innovativo torinese.