Smart City, a che punto siamo in Italia

5 Giugno 2023
Circular Economy, Techstars, Innovation, Focus On

Nel 2022 il mercato delle “città intelligenti” e sostenibili italiane è cresciuto fino a valere 900 milioni di euro. Cifra destinata a crescere con i fondi del PNRR, nuovi investimenti dei Comuni e il contributo di iniziative come “Torino Cities of the Future Techstars Accelerator”

In Italia il mercato delle smart city, le “città intelligenti” e sostenibili, è cresciuto sensibilmente nel 2022 (+23% rispetto al 2021) attestandosi a 900 milioni di euro, con un Comune italiano su cinque che lo scorso anno ha avviato progetti in chiave smart. Questo è quanto emerge da una ricerca condotta dall’Osservatorio Smart City della School of Management del Politecnico di Milano, che testimonia il crescente interesse nello sviluppo delle Smart City nel Paese.

Nel dettaglio, la crescita è dovuta a investimenti in applicazioni fondamentali per le Smart Cities come l’illuminazione pubblica “intelligente” (24%), la smart mobility (21%), i sistemi di telelettura e telegestione dei contatori di luce, acqua e gas (smart metering) insieme agli smart building (12%), con i fondi del PNRR a spingere gli investimenti anche verso soluzioni innovative in ambito energetico (13%) come le comunità energetiche rinnovabili.

Inoltre, le amministrazioni locali che hanno avviato iniziative per la trasformazione “smart” negli ultimi anni (89%) sono intenzionate a investire ulteriormente in progetti “intelligenti”, focalizzandosi su smart mobility, smart building e analisi dei dati relativi a turismo, mobilità ed eventi nelle città.

Tuttavia, una minoranza di Comuni non ha ancora compreso il valore della trasformazione in Smart City. Di conseguenza, per far comprendere tutti i vantaggi offerti dalle “città intelligenti” è necessario creare e sviluppare in Italia una cultura dell’innovazione in modo da sfruttare al meglio i fondi dedicati de PNRR (a cui si aggiungeranno 100 miliardi di euro dai programmi UE) e rendere i centri urbani su tutto il territorio “intelligenti” e sostenibili.

immagine di skyline di Milano immagine di skyline di Milano

I fondi del PNRR per le Smart City

I fondi del PNRR che incidono e incideranno sul mercato delle Smart Cities italiano ammontano a 17,1 miliardi di euro così suddivisi:

  • 2,9 miliardi nell’ambito della Missione 1, ovvero per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione che includono una serie di interventi abilitanti per le Smart City;
  • 10,7 miliardi per la Missione 2, che comprende la transizione ecologica e la “rivoluzione green”, destinati ad incrementare efficienza energetica e sostenibilità con interventi per la riduzione dei rischi idrogeologici, la creazione di comunità energetiche rinnovabili nei piccoli centri urbani e il monitoraggio integrato del territorio;
  • 2,5 miliardi inclusi nella Missione 5, che prevede finanziamenti specifici per le città, destinati ai Piani Urbani Integrati. L’obiettivo è far diventare “intelligenti” e sostenibili le zone periferiche di 14 Città Metropolitane attraverso la creazione di nuovi servizi per i cittadini e la digitalizzazione delle infrastrutture;
  • 1 miliardo per progetti volti alla rigenerazione urbana.

 

Smart City: la classifica mondiale

Determinare il livello d’intelligenza delle città è impresa ardua, poiché non esistono criteri univoci per una valutazione precisa. Tuttavia, università e centri di ricerca da anni redigono classifiche e rating che possono essere presi a riferimento.

In questo senso, uno degli indicatori riconosciuti internazionalmente è lo Smart City Index (CSCI) che viene calcolato annualmente dallo Smart City Observatory, espressione del World Competitiveness Center (WCC) della management school svizzera IMD insieme alla Singapore University of Technology and Design (SUTD). Una graduatoria che, oltre a economia e tecnologia, considera anche altri aspetti caratteristici di una Smart City come inclusività e qualità della vita.

Secondo l’edizione 2023 dello Smart City Index i primi tre posti della classifica sono occupati da Zurigo, Oslo e Canberra, con Copenaghen a superare Losanna in quarta posizione e Londra scivolata dal terzo al sesto posto. Più indietro l’Italia con due sole città nelle prime 100: Bologna in 51esima posizione e Milano che, dal 52° posto del 2019, è scesa fino all’82°.

immagine di skyline di Firenze immagine di skyline di Firenze

Smart City in Italia: Firenze al top, Mezzogiorno e piccoli capoluoghi in risalita

In Italia l’ICity Rank - che indica il livello di digitalizzazione delle città - rappresenta il principale riferimento per seguire l’evoluzione delle “città intelligenti”. La ricerca condotta annualmente da FPA - società del Gruppo Digital 360 - valuta l’indice di trasformazione digitale dei 108 capoluoghi di provincia italiani basandosi sulla media aritmetica di otto indicatori (servizi online, canali social, piattaforme abilitanti, open data, apertura, Wi-Fi pubblico, app municipali e IoT e tecnologie di rete).

Nel ranking riferito al 2022 per il terzo anno consecutivo Firenze è la città più digitale in Italia davanti a Milano seguita da Bergamo, Bologna, Cremona, Modena, Roma Capitale e Trento - tutte a pari merito al terzo posto. Nona posizione ex aequo per Cagliari e Venezia, con Torino e Parma in coabitazione all’11° posto.

La graduatoria evidenzia anche cambiamenti importanti. Infatti, è aumentato il livello medio di digitalizzazione del Paese, con le realtà più piccole e quelle del Mezzogiorno che, seppur in ritardo, sono in recupero. Messina guida la risalita occupando il 28esimo posto rispetto al 62esimo del 2021, “guadagnando” ben 34 posizioni. Dati incoraggianti che confermano come il percorso verso la trasformazione delle città italiane in Smart City sia a buon punto, anche grazie all’open innovation e al conseguente contributo delle startup.

 

Intesa Sanpaolo Innovation Center per lo sviluppo delle smart cities: il programma di accelerazione Torino Cities of the Future Techstars Accelerator

In quest’ottica, Intesa Sanpaolo Innovation Center promuove lo sviluppo delle Smart City in Italia da parte delle startup anche con il programma di accelerazione internazionale “Torino Cities of the Future Techstars Accelerator”.

Inizialmente dedicato alla Smart Mobility e poi ampliato rivolgendosi alle startup attive nella realizzazione di soluzioni per le “città intelligenti”, il programma promosso da Techstars – tra le principali organizzazioni a livello globale nel settore con oltre 2.200 startup accelerate e una raccolta complessiva superiore ai 10 miliardi di dollari di finanziamenti dalla sua nascita – si svolge presso le OGR di Torino.

Avviato nel 2020, anche grazie alla collaborazione dei corporate partner Intesa Sanpaolo Innovation Center, Fondazione Compagnia di San Paolo e fondazione CRT insieme alla Municipalità di Torino, il programma (la cui quarta edizione si è chiusa l’11 maggio 2023) ha portato benefici concreti per la crescita dell’ecosistema dell’innovazione locale e nazionale.

Infatti, oltre all’insediamento di 6 startup sul territorio italiano e alla creazione di circa 500 nuovi posti di lavoro, Cities of the Future Techstars Accelerator ha portato nel capoluogo piemontese diverse realtà innovative, consentendo a 60 startup di avviare collaborazioni con la Municipalità e con le imprese del territorio a riprova del valore dell’iniziativa.