Smart City in Italia: a che punto siamo, esempi, progetti e classifiche

15 Aprile 2025
Circular Economy, Techstars, Innovation, Focus On

Nel 2023 il mercato delle città intelligenti e sostenibili italiane ha superato per la prima volta il miliardo di euro. Cifra destinata a crescere con i fondi del PNRR, nuovi investimenti dei Comuni in tecnologie di frontiera e il contributo di iniziative come Techstars Transformative World Torino

Il mercato delle Smart City in Italia: crescita, investimenti e prospettive

Per il mercato italiano delle Smart City il 2023 è stato un anno storico nel quale, per la prima volta, gli investimenti nelle città intelligenti hanno superato il miliardo di euro. È questo il dato principale emerso dalla Ricerca annuale condotta dall’Osservatorio Smart City della School of Management del Politecnico di Milano, che evidenzia però come la crescita su base annua (+11%) sia stata più contenuta rispetto agli altri Paesi del G20, e in confronto a quella registrata nel 2022 (+23%). Frenata causata dalle priorità del PNRR e dai tentennamenti nella distribuzione dei fondi del Piano ai Comuni.

Le tecnologie più finanziate: Smart Mobility, illuminazione pubblica e Smart Grid

Nello specifico, la crescita registrata è riconducibile agli investimenti pubblici in applicazioni fondamentali per le Smart Cities: illuminazione pubblica (23%), Smart Mobility (21%), sistemi di telelettura e telegestione dei contatori di luce, acqua e gas (Smart Metering) e reti di informazioni e di distribuzione dell’energia elettrica intelligenti (Smart Grid).

Tuttavia, per i Comuni permangono alcune difficoltà rilevanti nello sviluppo delle tecnologie intelligenti tra cui: carenza di personale qualificato (52%), mancanza di risorse economiche (48%) e assenza di competenze interne (47%). Ciononostante, le Municipalità che hanno portato avanti progetti di trasformazione in Smart City sono riuscite a trarne benefici in linea o superiori alle attese (78%), con l’86% dei Comuni sondati che intende avviare progetti smart nel triennio 2025-2027 (58% nel 2025, 28% nei prossimi due anni).

Tecnologie emergenti per le Smart City: Cloud Computing, Intelligenza Artificiale e IoT

Guardando alle tecnologie di frontiera, le preferenze dei Comuni si rivolgono a Cloud Computing e pagamenti innovativi (rispettivamente 37% e il 34% di utilizzo in progetti attuali), mentre l’Internet of Things (IoT) si attesta all’11%. Rispetto all’Intelligenza Artificiale, lo sguardo è  rivolto al futuro: se oggi solo il 2% dei progetti la contempla, infatti, l’interesse per nuove applicazioni e progettualità raggiunge il 31%.

Inoltre, la Ricerca evidenzia come le città intelligenti siano ritenute più sostenibili (50% contro il 36% da chi abita in città non considerate Smart), inclusive (50% vs 32%), innovative (49% vs 25%) ed efficienti (49% vs 34%).

immagine di skyline di Milano immagine di skyline di Milano

PNRR e Smart City: come sono distribuiti i fondi per l’innovazione urbana

Per lo sviluppo del mercato delle Smart Cities in Italia i fondi del PNRR svolgono e svolgeranno un ruolo cruciale, con le missioni che includono progetti per le città intelligenti aventi un ammontare complessivo di 17,1 miliardi di euro, così suddivisi:

Missione 1: Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione

2,9 miliardi della Missione 1 per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, che include una serie di interventi abilitanti per le Smart City;

Missione 2: Transizione ecologica e sostenibilità urbana

10,7 miliardi per la Missione 2, che comprende la transizione ecologica e la “rivoluzione green”, destinati ad incrementare efficienza energetica e sostenibilità con interventi per la riduzione dei rischi idrogeologici, la creazione di comunità energetiche rinnovabili nei piccoli centri urbani e il monitoraggio integrato del territorio;

Missione 5: Piani Urbani Integrati e riqualificazione delle periferie

2,5 miliardi inclusi nella Missione 5, che prevede finanziamenti specifici per le città, destinati ai Piani Urbani Integrati. L’obiettivo è far diventare “intelligenti” e sostenibili le zone periferiche di 14 Città Metropolitane attraverso la creazione di nuovi servizi per i cittadini e la digitalizzazione delle infrastrutture.


Cos'è lo Smart City Index e come viene calcolato

Determinare il livello d’intelligenza delle città è impresa ardua, poiché non esistono criteri univoci necessari per una valutazione precisa. Tuttavia, università e centri di ricerca da anni redigono classifiche e rating che possono essere presi a riferimento.

In questo senso, uno degli indicatori riconosciuti internazionalmente è lo Smart City Index (CSCI) che viene calcolato annualmente dallo Smart City Observatory, espressione del World Competitiveness Center (WCC) della management school svizzera IMD insieme alla Singapore University of Technology and Design (SUTD). Una graduatoria che, oltre a economia e tecnologia, considera anche altri aspetti caratteristici di una Smart City come inclusività e qualità della vita, e che nella top 20 include 11 città europee (6 dell’UE), 7 dell’area Asia Pacifica, e 2 del Medio Oriente.

 

Smart City Index 2024 : la classifica globale delle città intelligenti

Le prime 10 città smart nel mondo

Nell’edizione 2024 dello Smart City Index sono state esaminate 142 città a livello globale, con le prime tre posizioni della classifica invariate rispetto all’anno precedente e occupate da Zurigo (Svizzera), Oslo (Norvegia) e Canberra (Australia). Sale in quarta posizione Ginevra, con Singapore al quinto posto e Copenaghen sesta, mentre Londra, scesa dal podio nel 2022, si attesta all’ottavo posto preceduta da Losanna.

La performance delle città italiane

Più indietro le Smart Cities italiane che continuano a perdere terreno: Bologna passa infatti dalla 51ª alla 78ª posizione, Milano scivola ancora più indietro e, principalmente a causa dell’inquinamento, si attesta al 92° posto (dal 52° del 2019), mentre Roma non entra nella top 100 occupando la 132 ª posizione, ovvero l’ultima per le città intelligenti del nostro Paese incluse nel rating.


ICity Rank 2024: digitalizzazione delle città italiane

In Italia l’ICity Rank - che indica il livello di digitalizzazione delle città - rappresenta il principale riferimento per seguire l’evoluzione delle Smart Cities. La ricerca condotta annualmente da FPA - società del Gruppo Digital 360 - valuta l’indice di trasformazione digitale dei 108 capoluoghi di provincia italiani.

Cos’è l’ICity Rank e come funziona

ICity Rank è articolato in 3 dimensioni e si basa su 37 indicatori e 171 variabili.

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Amministrazioni digitali

Amministrazioni digitali

La dimensione “Amministrazioni digitali” riguarda la digitalizzazione delle attività amministrative comprendendo siti web, adozione delle piattaforme nazionali e fruizione dei servizi online

Grafico a barre "ICITY RANK 2024 TOP 10 DELLE AMMINISTRAZIONI DIGITALI" mostra la classifica: Genova Cremona Firenze Pistoia Modena Bergamo Caltanissetta Siena Lodi Piacenza Grafico a barre "ICITY RANK 2024 TOP 10 DELLE AMMINISTRAZIONI DIGITALI" mostra la classifica: Genova Cremona Firenze Pistoia Modena Bergamo Caltanissetta Siena Lodi Piacenza
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Comuni aperti

Comuni aperti

La dimensione “Comuni aperti” analizza il livello di utilizzo dei social media, fruibilità delle app e diffusione dei dati aperti (open data).

Grafico a barre "ICity Rank 2024 - Top 10 dei Comuni Aperti" mostra la classifica: Bologna, Firenze, Torino, Milano, Roma, Bergamo, Genova, Modena, Trento, Reggio Emilia e Venezia Grafico a barre "ICity Rank 2024 - Top 10 dei Comuni Aperti" mostra la classifica: Bologna, Firenze, Torino, Milano, Roma, Bergamo, Genova, Modena, Trento, Reggio Emilia e Venezia
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Città connesse

Città connesse

La dimensione “Città connesse” indica l’impatto della digital transformation sul governo delle città includendo sistemi di sensori e relativi device collegabili, sviluppo delle reti di connessione e strumenti per elaborare flussi formativi e analisi dei dati.

Grafico a barre "ICITY RANK 2024 TOP 10 DELLE CITTÀ CONNESSE" mostra la classifica: Bologna, Cagliari, Milano, Modena, Padova, Bergamo, Brescia, Firenze, Venezia e Torino Grafico a barre "ICITY RANK 2024 TOP 10 DELLE CITTÀ CONNESSE" mostra la classifica: Bologna, Cagliari, Milano, Modena, Padova, Bergamo, Brescia, Firenze, Venezia e Torino

Le città full digital nel 2024

Nell’edizione 2024, le uniche città full digital con punteggi superiori a 75/100 in tutte e tre le dimensioni sono Bergamo, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Modena, Roma e Venezia. Altri 30 Comuni stanno accelerando il percorso di maturazione digitale spinte da fondi e progetti del PNRR, tra cui 8  (Brescia, Cagliari, Parma, Perugia, Reggio Emilia, Rimini, Torino e Trento) registrano score superiori a 75/100 in due categorie e almeno 50/100 in quella restante, mentre altri 22 (Bari, Bolzano, Cesena, Cremona, Cuneo, Ferrara, La Spezia, Livorno, Lodi, Messina, Monza, Napoli, Padova, Palermo, Pavia, Pisa, Piacenza, Pescara, Prato, Siena, Verona e Vicenza) si apprestano a tagliare questo traguardo.

immagine di skyline di Firenze immagine di skyline di Firenze

City Vision Score 2024-2025

Cos’è il City Vision Score e come viene calcolato

Per City Vision Score, realizzato da Blum e dalla società di consulenza Prokalos misurando il grado di intelligenza di tutti i Comuni italiani su scala da 1 a 110 aggregando e sintetizzando 30 indicatori collegati alle sei dimensioni delle città intelligenti (Smart Governance, Smart Economy, Smart Environment, Smart living, Smart Mobility e Smart People, ndr), permane un forte divario tra Nord e Sud del nostro Paese, con il Nord-Est a monopolizzare le prime posizioni.

Le 10 città più smart d’Italia nel 2024

Milano si conferma città più smart d’Italia grazie alle valutazioni ottenute nella dimensione Smart Economy e nella mobilità, con i Comuni più popolati che fungono da traino per quelli che si trovano in un raggio di 50km. Infatti, Credera Rubbiano (Cremona) e Cordovado (Pordenone) completano il podio, con Imola (Bologna) in quarta posizione seguita da Casaletto Vaprio (Cremona), San Secondo Parmense (Parma) e Arquà Petrarca (Padova). La top 10 è chiusa, nell’ordine, da Soverzene (Belluno), Collebeato (Brescia) e Ripalta Cremasca (Cremona).

La classifica dei capoluoghi di provincia

Per quanto concerne i capoluoghi di provincia persiste il divario permane, con Teramo unica città del Sud tra le prime 50 del rating, e tre regioni (Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna) a monopolizzare la top 10. Il podio, infatti, oltre a Milano include Treviso e Parma, mentre Vicenza si trova in quarta posizione precedendo Bologna, Padova, Pordenone, Brescia, Bergamo e Ferrara.

Le città nella top 20 e il ruolo del Centro Italia

Considerando la top 20, invece, fa capolino il Centro Italia con Modena all’undicesimo posto davanti a Pisa, Forlì, Firenze, Piacenza e Monza, seguite da Lodi, Trento, Torino e Ancona. Indietro Roma Capitale, al quarantaseiesimo posto e solo 1.412ª nella classifica generale dei Comuni italiani.

Il rating delle Smart City italiane nella Ricerca dell’Osservatorio del Politecnico di Milano

Passando infine alla Ricerca condotta dall’Osservatorio Smart City, Milano si conferma come città più intelligente del Paese per gli italiani intervistati, seguita da Bolzano e Trento, Bologna e Torino.

Esempi di Smart City in Italia e progetti innovativi

Milano: smart mobility, digital twin e sostenibilità urbana

Milano è la principale Smart City in Italia, con numerosi progetti volti a migliorare la sostenibilità e l’innovazione urbana. Il progetto Smart City Lab - incubatore di ricerca e sviluppo - offre un ambiente in cui startup e aziende possono testare soluzioni innovative in ambiti come la mobilità sostenibile, l’energia e l’ambiente.

Nell’ambito dei fondi PNRR per la digitalizzazione e innovazione nella Pubblica Amministrazione, il Comune di Milano è stato selezionato per sperimentare il progetto Mobility as a Service, che mira a favorire una maggiore accessibilità, multimodalità e sostenibilità degli spostamenti riducendo l’utilizzo dei mezzi di trasporto privati. A questo si affianca Smart Parking, che utilizza sensori IoT per monitorare la disponibilità dei parcheggi e ottimizzare la gestione del traffico urbano.

Inoltre, il capoluogo lombardo ha lanciato il progetto ForestaMi, che prevede la piantumazione di tre milioni di alberi entro il 2030 per migliorare la qualità dell’aria e contrastare l’inquinamento. Un’altra iniziativa, avviata all’inizio del 2025, è Smart City e sviluppo del Gemello Digitale Esteso, che, attraverso una replica virtuale della città, si prefigge l’obiettivo di migliorare la pianificazione urbana e la gestione dei servizi pubblici.

Bologna: open data, partecipazione civica e valorizzazione del centro storico

Bologna si distingue per l’attenzione alla digitalizzazione dei servizi e alla partecipazione civica, oltre ad avere una rete di Wi-Fi pubblico tra le più avanzate in Europa. Con il progetto Bologna Smart City, avviato nel 2012, la città mira a creare un ecosistema urbano connesso e innovativo, grazie a investimenti nelle infrastrutture digitali e all’uso degli open data per migliorare l’efficienza dei servizi pubblici.

Una delle iniziative più ambiziose del capoluogo dell’Emilia-Romagna è il Progetto ROCK (Regeneration and Optimization of Cultural Heritage in Creative and Knowledge Cities), finanziato dall’Unione Europea, che si prefigge l’obiettivo di trasformare il centro storico della città in un modello di sostenibilità attraverso la digitalizzazione del patrimonio culturale, la riqualificazione energetica degli edifici e la promozione della mobilità dolce.

Firenze: gestione del traffico intelligente e turismo data-driven

Firenze ha avviato una serie di iniziative per migliorare la gestione del traffico, anche attraverso l’impego di droni, per ridurre l’inquinamento e per rendere più efficienti i servizi pubblici. Firenze Digitale è un piano strategico che integra tecnologie avanzate per ottimizzare l’illuminazione pubblica, il trasporto urbano e la gestione energetica.

Un’altra iniziativa rilevante è il Tourism Intelligence: un sistema basato su Big Data e Intelligenza Artificiale che monitora in tempo reale i flussi turistici. Questo consente di distribuire in modo più equilibrato i visitatori tra le varie attrazioni della città, evitando il sovraffollamento nei siti di maggior interesse migliorando contestualmente l’esperienza turistica.

Trento e Bolzano: comunità energetiche e servizi pubblici intelligenti

Trento e Bolzano sono tra le città italiane più avanzate in termini di sostenibilità energetica e innovazione nei servizi pubblici. Entrambe le città hanno sviluppato Smart Grid, sistemi di distribuzione dell’energia che favoriscono l’autoproduzione da fonti rinnovabili e la creazione di comunità energetiche.

A Bolzano, il progetto Sinfonia lanciato nel 2014 ha permesso di migliorare l’efficienza energetica di diversi edifici pubblici e residenziali attraverso l’impego di soluzioni tecnologiche avanzate e materiali innovativi. Trento, invece, con l’iniziativa Trento Smart City promuove la digitalizzazione dei servizi pubblici, l’utilizzo di open data e la creazione di infrastrutture intelligenti per la mobilità.

Torino: smart mobility, AI e sperimentazione urbana avanzata

Torino è una delle città italiane più evolute nel campo della smart mobility e dell’intelligenza artificiale applicata ai servizi urbani. Il progetto Torino City Lab offre uno spazio di sperimentazione per nuove tecnologie, consentendo alle aziende di testare soluzioni di mobilità autonoma, connettività 5G e IA in un contesto urbano reale.

Uno dei progetti più ambiziosi è Skygate, che prevede la creazione di un vertiporto per droni e veicoli a decollo verticale, destinati al trasporto di persone e merci. Inoltre, il portale dell’infomobilità Muoversi a Torino integra informazioni su trasporto pubblico, mobilità condivisa e smart parking, per favorire l’utilizzo di mezzi alternativi all’auto privata.

Brescia: digital twin e veicoli autonomi per il futuro urbano

Dalla fine del 2024, Brescia sta lavorando alla creazione di un Digital Twin grazie al quale l’amministrazione locale mira a ottenere tutte le informazioni necessarie per la trasformazione in Smart City. La creazione di un Gemello Digitale, ad esempio, consentirà di monitorare il traffico e le aree verdi pubbliche, oltre a mappare le aree potenzialmente a rischio di eventi estremi e analizzare gli impatti economici e turistici.

Parallelamente, la città sta sperimentando veicoli a guida autonoma per il car sharing, con la prima sperimentazione in Europa condotta a gennaio del 2025, configurandosi così come un laboratorio di innovazione.

Techstars Transformative World: il programma sull’innovazione urbana sostenuto da Intesa Sanpaolo

L’innovazione svolge quindi un ruolo cruciale per le Smart Cities, con soluzioni sviluppate da startup e, più in generale, grazie al paradigma dell’Open Innovation. In quest’ottica, Intesa Sanpaolo Innovation Center contribuisce allo sviluppo delle Smart Cities in qualità di partner del programma di accelerazione internazionaleTechstars Transformative World”, dedicato alle tecnologie per un mondo che cambia e promosso dalla società statunitense Techstars, tra le principali al mondo nel settore.

Giunto alla seconda edizione - iniziata il 24 febbraio 2025 alle OGR di Torino con 12 startup, sei italiane e sei internazionali - l’acceleratore rappresenta l’evoluzione dei precedenti programmi per la Smart Mobility e le Smart City lanciati nel 2019, gestiti da Techstars e sostenuti da Intesa Sanpaolo Innovation Center, Fondazione CRT e Fondazione Compagnia di San Paolo, con la partecipazione attiva del Comune di Torino e di aziende del territorio.

Considerando tutti i sei anni d’attività, il programma si è affermato come uno degli acceleratori leader in Europa, supportando oltre cento realtà innovative che hanno raccolto complessivamente più di 120 milioni di dollari in investimenti, creato oltre 600 nuovi posti di lavoro, stipulato 80 accordi per POC (Proof of Concept), e concretizzato 3 exit.