Maritime Ventures presenta la sua prima startup
Il programma dedicato all’economia del mare, lanciato da CDP Venture Capital in accordo con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e che vede la partecipazione di Intesa Sanpaolo Innovation Center e Neva Sgr, ha raggiunto il primo promettente traguardo, con la presentazione di Fundo.one
Cos’è Maritime Ventures e il suo impatto sull’ecosistema marittimo-portuale
Maritime Ventures è il programma di Venture Building dedicato all’economia del mare, nato su iniziativa di CDP Venture Capital in accordo con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT). Cariplo Factory e Bridgemaker (DE) gestiscono operativamente il progetto in Joint Venture. L’iniziativa, dedicata alle filiere nautica e logistico-portuale di Genova e Trieste, i principali poli italiani, è un percorso strutturato di ideazione, sviluppo e investimento in nuove startup pensato per promuovere l’innovazione nella Blue Economy. Tra i Partner figurano Intesa Sanpaolo Innovation Center, il Comune di Genova, Confindustria Genova e la Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia. Il programma prevede un investimento iniziale in equity attraverso il fondo Boost Innovation di CDP Ventures, il Fondo SEI di Neva Sgr (la controllata di Intesa Sanpaolo Innovation Center), Compagnia di San Paolo, Fincantieri, PSA Italy e altri investitori, che intende raccogliere fino 70 milioni di euro per la costituzione e la crescita delle nuove startup.
In termini di impatto sull’ecosistema marittimo-portuale e di spinta all’innovazione e alla competitività, Maritime Ventures è rilevante perché:
- la filiera nautica e portuale ha un peso strategico in Italia, ma richiede innovazione per restare competitiva.
- le PMI che operano in queste filiere hanno spesso bisogno di supporto (tecnologico, finanziario, operativo) per affrontare la transizione digitale e sostenibile, le normative ambientali, la logistica integrata.
- combinare il Venture Building con l’ecosistema industriale e gli Investitori può accelerare la nascita di nuove imprese con un forte impatto territoriale e industriale.
Il Gruppo Intesa Sanpaolo in Maritime Ventures
Intesa Sanpaolo Innovation Center ha un ruolo chiave nella realizzazione del programma, con il supporto allo sviluppo dell’ecosistema d’innovazione (di respiro internazionale), e facilitando l’interazione tra il Venture Builder e le PMI delle filiere coinvolte, contribuendo alla nascita e crescita di startup. La partecipazione all’iniziativa si esplicita anche attraverso gli investimenti del fondo SEI (Sviluppo Ecosistemi di Innovazione) di Neva Sgr, il Venture Capital controllato da Intesa Sanpaolo Innovation Center.
La nuova startup Fundo.one
Maritime Ventures ha raggiunto il primo promettente traguardo, con la presentazione di Fundo.one, la sua prima startup costituita. Maritime Ventures, ha infatti l’obiettivo di creare fino a 10 nuove startup nei primi 3 anni, per offrire soluzioni innovative ai bisogni espressi dalla filiera delle PMI e Corporate nei settori della cantieristica navale, della nautica da diporto, della crocieristica e della logistica portuale coinvolte nell’iniziativa.
La startup neo-costituita, Fundo.one, è una piattaforma AI-native pensata per facilitare l’accesso a finanziamenti, incentivi e bandi pubblici per le PMI del settore nautico, logistico-portuale e della cantieristica. Grazie a questa soluzione, fondata su tecnologia AI, le imprese potranno affrontare in modo più semplice e veloce la complessità normativa, migliorare la tracciabilità e promuovere la digitalizzazione dei processi, con un impatto concreto sulla competitività della filiera.
Questo primo risultato conferma le potenzialità del Venture Building come modello che mette al centro i bisogni di innovazione della filiera e che dimostra come l’ecosistema dell’innovazione possa produrre risultati tangibili secondo una roadmap pianificata. Segna anche un passo importante per il tessuto industriale italiano: attraverso l’azione combinata di investitori, grandi imprese, PMI, istituzioni e startup, si sta costruendo un nuovo ecosistema che abilità l’innovazione nel settore marittimo-portuale creando opportunità di crescita e competitività.
Venture Building: cos’è e come funziona
Il Venture Building è un modello di innovazione in cui il Venture Builder (nel nostro caso Maritime Ventures Srl) crea nuove startup partendo da zero, sviluppandole internamente come “fabbrica di imprese”.
A differenza degli incubatori o degli acceleratori che lavorano su realtà già costituite, il Venture Builder:
- raccoglie i bisogni di innovazione dal mercato (filiera di imprese)
- definisce i requisiti e li trasforma in progetti innovativi che diventeranno future startup
- finanzia i progetti/ le startup attraverso l’equity
- recluta talenti, assemblando i team, e li accompagna fino alla crescita autonoma (spin-off)
Il Venture Builder combina capitali, competenze e infrastrutture per ridurre i rischi tipici delle startup nelle fasi iniziali. Questo approccio permette di lanciare più imprese in modo sistematico e scalabile. In sintesi, è il luogo dove le idee diventano aziende con metodo.
Venture Building: perché è rilevante
Maritime Ventures è un progetto che funge da catalizzatore per l’innovazione nella “blue economy” italiana: crea imprese che rispondono a bisogni concreti della nautica, della cantieristica, della logistica portuale, offrendo loro capitale, rete e visione industriale partendo dai poli di Genova e Trieste.
Il Comune di Genova offre uno spazio fisico e risorse per sviluppare idee d’impresa legate settore della blue economy, basate sul concetto di “open innovation”. Un incubatore di innovazione per le imprese, un acceleratore di start-up, un luogo aperto e dinamico su varie aree tematiche: infrastrutture, ambiente, sviluppo economico e produttivo, turismo, cultura e valorizzazione risorse naturali, occupazione.