Silver Economy: le opportunità di un settore in crescita per le imprese
Con il cambiamento sociodemografico in atto, l’economia che ruota attorno a prodotti e servizi per le fasce più mature della popolazione è già importante, e destinata ad esserlo maggiormente in futuro. In Italia il fenomeno è ancor più accentuato, con innovazione tecnologica e startup che svolgeranno un ruolo cruciale per l’ulteriore sviluppo dell’economia d’argento
Cosa si intende con Silver Economy: significato e definizione
La Silver Economy è la grande economia che verte sui bisogni, le abitudini e i consumi della popolazione più matura. Un mercato in costante espansione, anche per via della trasformazione demografica in atto da tempo, che determinerà uno dei cambiamenti sociali più rilevati del XXI secolo.
Infatti, l'ONU stima che nel 2050 gli over 65 costituiranno il 16% della popolazione globale, contro il 9% del 2019. Dato che crescerà ulteriormente nelle economie più sviluppate, attestandosi al 25% in Europa e in Nord America, e ancor più l’Italia dove, nelle previsioni ISTAT, gli over 60 saranno oltre un terzo dei cittadini (tra il 32% e il 37%).
In questo scenario si inserisce la Silver Economy, definita come “l’insieme delle attività economiche che rispondono ai bisogni delle persone con 50 o più anni di età (i Silver, appunto, per via del colore dei capelli argenteo), inclusi anche i prodotti e servizi di cui queste persone usufruiscono direttamente e l’ulteriore attività economica che questa spesa genera” dalla Commissione Europea nel delinearne perimetro e significato all’interno del Report “The Silver Economy” del 2018.
Un’ampissima fetta di popolazione, che, con l’avanzare dell’età, passa da uno stile di vita attivo a uno “diversamente attivo”, con nuove abitudini di consumo da intercettare. Inoltre, nel documento si legge come, se fosse uno Stato Sovrano, l’economia d’argento per dimensioni sarebbe la terza al mondo preceduta da USA e Cina, e con un tasso di crescita stimato del 5%. Un mercato con un valore atteso nel 2025 di 5,7 trilioni di euro, ossia un terzo del PIL europeo.
La Silver Economy, pertanto, è già importante ed è destinata ad esserlo sempre più, non solo per i Governi, che devono dimostrarsi in grado di sostenere la spesa pubblica per la tenuta del welfare statale (sanità e previdenza in particolare), ma anche per professionisti e imprese del settore, chiamate a intercettare la nuova domanda di mercato dei Silver per cogliere le molteplici opportunità che offre il cambiamento sociodemografico in atto.


Gli aspetti sociodemografici della Silver Economy
L’innalzamento dell’età media della popolazione, che, nelle stime, si invertirà nel XXII secolo, è uno dei motivi di questa trasformazione sociale, la cui origine risiede in diversi fattori tra cui:
- Invecchiamento dei “baby boomer”, ossia la generazione nata tra il 1946 e il 1964 quando, dal secondo dopoguerra, la ripresa dopo la Seconda Guerra mondiale associata allo sviluppo tecnologico, ha portato maggior benessere sfociato in un’impennata del tasso di natalità registrata in questo periodo storico.
- Tasso di natalità, ovvero numero di nascite per ogni donna, che dal 1964 è costantemente calato, arrivando a una media europea di 1,5 nel 2020, con notevoli differenze tra nazioni: Francia a tirare le fila con 1,83, Italia terzultima con 1,24.
- Longevità, poiché l’aspettativa di vita aumenta costantemente. Nel Vecchio Continente, ad esempio, l’aspettativa di vita negli ultimi cinquant’anni è aumentata di circa dieci anni e, come rilevato da Eurostat, nell’UE, l’aspettativa di vita è passata dai 77,6 anni del 2002, a 81,3 nel 2019.
Tuttavia, vivere più a lungo non significa invecchiare in buone condizioni di salute, fisica e mentale, sebbene stiano aumentando gli anni di vita trascorsi senza problemi. Nei Paesi dell’Unione Europea le donne, in media, vivono senza problemi fino a 64,5 anni (63,5 anni per gli uomini).
Tra gli over 65, circa la metà acquisisce una disabilità: numero che cresce con l’avanzare dell’età. In Italia. Secondo i dati ISTAT riferiti al 2021, la percentuale di persone in buona salute cala dal 59,6% tra le persone di compresa tra 60 e 64 anni al 47,3%, tra gli over 65 (fino a 74 anni).
La Silver Economy in Italia: impatti e prospettive
Un'altra criticità risiede nell’incidenza di patologie croniche, che interessano il 51% della popolazione italiana nella fascia d’età tra i 55 e i 59 anni, e tre quarti di coloro che hanno più di 65 anni. Molte di queste persone devono confrontarsi con problemi di mobilità; pertanto, la qualità della loro vita si collega strettamente ad inclusività e accessibilità della società, con la conseguente necessità politiche pubbliche adatte alla trasformazione demografica in atto, e al cambio di paradigma che l’ascesa della Silver Economy implica.
Infatti, la Ragioneria Generale dello Stato stima che gli over 65 non autosufficienti in Italia siano 2,5 milioni, 320.000 dei quali vivono in case di riposo. Nel 2021 questo ha impattato per circa 31 miliardi di euro sulla spesa dello Stato, ovvero l’1,9% del Prodotto Interno Lordo, e l’incidenza sul PIL salirà al 2% nel 2040, e al 2,4% entro il 2050.
Ne consegue che stimolare l’autonomia dei Silver e, contestualmente, migliorare la qualità della loro vita, è fondamentale per garantire la sostenibilità del welfare nazionale e, al contempo, si configura come una grande opportunità di business per imprese e professionisti della Silver Economy.
Gli over 50 sono i maggiori detentori di ricchezza tra beni mobili e immobili, e contano su flussi di reddito certi a prescindere dai cicli economici. Inoltre, il Silver italiano è “digitalizzato” (il 95% nella fascia d’età 50-64 possiede uno smartphone percentuale che scende all’85% in quella 65-74 e al 65% tra gli over 75), vive da solo in casa, ha tempo e risorse economiche per aiutare i propri familiari, ha una vita sociale “ricca”, si cimenta in attività fisiche, va spesso in vacanza ed è sempre più coinvolto in attività culturali.
Uno scenario che implica interessanti prospettive nel mercato locale per le imprese e i professionisti della Silver Economy italiana, che, adattandosi alle nuove abitudini di consumo delle persone più mature, possono affermarsi e crescere nel panorama dell’economia d’argento, anche grazie al potenziale dirompente dell’innovazione.
Opportunità e sfide: il futuro della Silver Economy
Più in generale, complice la tendenza demografica globale, la costante ascesa della Silver Economy offre e offrirà in futuro molteplici opportunità alle imprese del settore, implicando però anche diverse sfide da superare.
In primo luogo, l’invecchiamento attivo parte dal luogo di lavoro, con i Silver che necessitano di servizi e prodotti che li aiutino a tenere alta la concentrazione, il coinvolgimento e la motivazione. In questo senso le imprese possono sviluppare diverse soluzioni che favoriscono l’invecchiamento attivo cogliendo le opportunità offerte da una maggior durata delle carriere professionali.
Anche nel settore immobiliare si riscontra una crescente domanda di abitazioni a misura di Senior, e in tal senso le imprese possono realizzare progetti residenziali che comprendono servizi di assistenza a domicilio, e che rispondono alla necessità di sentirsi parte di una comunità. A cui si aggiungono assistenti vocali per le Smart Home, sensori avanzati e robot sociali.
I Silver richiedono sempre più tecnologie assistive come soluzioni per la mobilità e per la sicurezza, con le imprese innovative chiamate a intercettare questo cambiamento per coglierne le opportunità. Inoltre, la crescente domanda di servizi sanitari e di assistenza domiciliare implica prospettive rilevanti per le imprese innovative, che, attraverso soluzioni come telemedicina e device per il monitoraggio delle condizioni di salute, possono cogliere un’altra necessità dei Silver.
Un altro settore particolarmente interessante per la Silver Economy è la gestione del tempo libero, con gli anziani sempre più interessati a viaggiare - a prescindere dalla stagione-, a praticare sport e a partecipare ad eventi culturali con modalità innovative.
Passando alle sfide, le imprese sono chiamate a sviluppare una gamma di prodotti e servizi che rispondano sì alle esigenze delle persone più mature, ma che siano anche sostenibili per non intaccare le risorse naturali. Inoltre, garantire che servizi e prodotti siano accessibili per tutti - a prescindere da età, capacità fisiche e cognitive - rappresenta un ostacolo da affrontare e superare.


Invecchiamento attivo: soluzioni per un'integrazione lavorativa sostenibile
L’aumento dell’aspettativa di vita ha portato le principali istituzioni nazionali e sovranazionali a introdurre il concetto di invecchiamento attivo (Active ageing) quale risposta alle problematiche relative alla qualità della vita dei Silver. In questo senso, l’invecchiamento attivo è definito come il processo di ottimizzazione delle opportunità che riguardano salute, sicurezza e partecipazione sociale delle fasce di popolazione più avanti con l’età.
Un processo che parte dal luogo di lavoro, poiché i Silver hanno una carriera professionale sempre più lunga e sono alfabetizzati digitalmente: circostanze che permettono loro di continuare a generare reddito lavorando, prima di andare in pensione ad età sempre più avanzate (nel 2019 gli occupati over 55 rispetto al totale nell’UE rappresentavano il 20% della forza lavoro).
In questo cambio del bilanciamento tra vita privata e lavoro, si sta progressivamente affermando il concetto di invecchiamento sul lavoro (Ageing at work), nato per rispondere alla necessità di aiutare le persone più mature a mantenere alta la produttività e basato su quattro pilastri:
- Invecchiamento attivo: riguarda l’ottimizzazione delle opportunità di lavorare in condizioni qualitativamente buone, sane e produttivi fino all’età pensionabile.
- Benessere lavorativo: si concentra sullo studio della relazione tra condizioni di lavoro avverse e la risposta psicofisiologica dei Silver.
- Lifelong learning, ossia la trasformazione digitale richiede ai lavoratori di tutte le età di essere costantemente aggiornati per mantenere alta la competitività e la produttività con percorsi di apprendimento continuo contrastando l’obsolescenza delle competenze.
- Diversity and anti-discrimination, cioè la gestione della diversità e le politiche rispondono alla discriminazione sul luogo di lavoro basata sull’età, come i giudizi negativi da parte di colleghi più giovani nei confronti dei Silver solo per via degli anni di nascita differenti (age shaming).
Ageing in Place: soluzioni abitative e tecnologiche per un'indipendenza duratura
Nel contesto della Silver Economy, il concetto di abitazione si sta evolvendo: da luogo dedicato esclusivamente alla vita privata, a spazio che sostiene e supporta una vita indipendente e soddisfacente, anche quando la piena autosufficienza viene meno.
In questo scenario si sta affermando l’“Ageing in Place” che è stato definito dai CDC (Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie) statunitensi come la capacità di vivere nella propria casa e nella propria comunità in modo sicuro, indipendente e confortevole. In quest’ottica, le case devono essere progettate tenendo conto di diversi fattori come l’accessibilità e, ad esempio, dotate di sensori per monitorare la salute e l’ambiente domestico in cui vivono gli anziani.
Sotto il profilo tecnologico, ciò si traduce nell’applicazione di tutte le soluzioni disponibili per creare una Smart Home adatta ai Silver: connessioni a banda larga, sensori ambientali evoluti, device autonomi e interfacce uomo-macchina avanzate. L’infrastruttura domestica è quindi integrata e completata da sensori medici wearable, sensori specifici per la salute IoMT (internet of Medical Things), dispositivi indossabili performanti e poco invasivi.
Nelle case dei Silver non possono mancare gli assistenti vocali, che supportano le attività quotidiane, semplificandole o automatizzandole, e che abilitano l’interazione con linguaggio naturale, ricordando anche agli utenti le cose che devono fare (ad esempio prendere medicine, preparare i pasti o appuntamenti).
Inoltre, i sensori avanzati e gli arredi intelligenti sono progettati per migliorare la sicurezza e il comfort degli anziani. I primi possono monitorare parametri ambientali e di salute, mentre gli arredi ergonomici e accessibili facilitano la mobilità e l'indipendenza.
Un altro elemento interessante in prospettiva è il Senior Housing, ovvero i complessi residenziali che uniscono l’indipendenza degli anziani a una gamma di servizi volti a supportarla. Un ruolo cruciale è svolto dalla domotica, che abilita il monitoraggio da remoto, e dall’impiego di servizi basati sull’Intelligenza Artificiale.
Non meno importanti i Social Robot, ossia dispositivi che uniscono robotica e IA per offrire compagnia e assistenza ai Silver. Questi robot, infatti, sono in grado di ridurre il senso di solitudine delle persone mature, migliorando contestualmente capacità cognitive ed emozioni.


Smart Cities e mobilità sostenibile per la Silver Economy
Le tendenze sociodemografiche della Silver Economy si riflettono anche sui contesti urbani. Infatti, i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità indicano che il 61% degli over 60 nel mondo vive in aree urbane. Un fenomeno che pone interrogativi sulla vivibilità e l’accessibilità delle città per persone che necessitano di attenzioni speciali. In questo senso, le città devono offrire servizi, strutture e ambienti che compensino i cambiamenti, fisici e sociali, collegati all’invecchiamento.
Al riguardo, nel 2016 gli Stati Membri dell’ONU si sono impegnati ad affrontare le implicazioni sociali, economiche e territoriali dell'invecchiamento della popolazione dalla prospettiva delle Smart City, sfruttando le opportunità offerte dalla digitalizzazione e adottando approcci integrati, sostenibili e centrati sulle persone per l'abitazione, gli spazi verdi e pubblici e i trasporti.
Un quadro che, inserito nel contesto delle Smart Cities, ha portato alla nascita del concetto di Age-friendly-Cities (città amiche degli anziani) basato su tre pilastri: ambiente fisico, ambiente sociale e servizi municipali. Seguendo questo paradigma, le città devono fornire servizi, strutture e ambienti che promuovono l’invecchiamento attivo e la partecipazione sociale delle persone più mature.
Un altro elemento fondamentale è lo Smart City Planning, ovvero la pianificazione urbana delle Smart Cities basata sulla tecnologia, che può promuovere inclusione, benessere e invecchiamento attivo. L’uso dei dati quali strumento di supporto nella pianificazione urbana, consente di analizzare le dinamiche della città e comprendere i movimenti, i bisogni e le abitudini dei relativi abitanti. La creazione di digital twins (gemelli digitali) delle città permette inoltre di visualizzare l'ambiente urbano come un organismo che cambia e si evolve.
La capacità di utilizzare i trasporti è un fattore chiave per raggiungere un invecchiamento attivo. Oltre all'accessibilità, centrale nella Silver Economy, i servizi di trasporto delle Smart City devono essere sostenibili, accessibili, sicuri, protetti e rispettosi dell'ambiente, dando quindi rilevo alla sostenibilità ambientale poiché concorre al benessere dei Silver.
Infine, la progettazione delle aree urbane è essenziale per renderle accessibili, ma a volte non è sufficiente per superare completamente le barriere architettoniche o naturali. In questo senso, soluzioni digitali collaborative possono contribuire a identificare e gestire efficacemente queste criticità.


Salute e benessere nella Silver Economy: tecnologie per il monitoraggio e per la cura
L'interazione tra Intelligenza Artificiale, Machine Learning, Internet of Things (IoT) e tecnologie immersive ha posto le basi per l'implementazione di prodotti e servizi sempre più flessibili e personalizzati, nonché disponibili a basso costo, anche per uso autonomo e individuale.
La capacità di controllare e gestire da remoto una fase acuta o cronica di una malattia o di una convalescenza rientra nel vasto campo della telemedicina, che sfrutta l’ICT per consentire l’interazione da remoto tra pazienti e personale medico. Un mercato destinato a crescere rapidamente, passando da 50 miliardi di dollari prima della pandemia (2019), a 460 miliardi previsti nel 2030. L'impiego di tecnologie ICT, inoltre, migliora l’efficienza dei servizi sanitari e riduce l’impatto economico sui sistemi sanitari e sulle famiglie.
Il monitoraggio da remoto delle condizioni di salute è già essenziale per garantire un’assistenza tempestiva e continuativa ai Silver, con dispositivi indossabili e sensori avanzati che permettono di rilevare parametri vitali come frequenza cardiaca e ossigenazione del sangue. I dati possono essere inviati a professionisti e caregiver in tempo reale, con conseguenti interventi tempestivi se presentano anomalie.
I sensori per il benessere e il fitness, inoltre, aiutano gli anziani a condurre uno stile di vita attivo e sano: device in grado di monitorare attività fisica e qualità del sonno, che integrati con app e piattaforme digitali permettono agli utenti di ottenere consigli e riscontri personalizzati per migliorare le condizioni di salute.
Anche la Realtà Virtuale (VR) si propone come rivoluzionaria per quanto concerne la riabilitazione, offrendo nuove opportunità per il recupero fisico e cognitivo. Da esercizi per la riabilitazione motoria alle terapie cognitive, fino alla gestione del dolore: sono queste le principali applicazioni della VR.
Ausili meccatronici come esoscheletri e dispositivi di assistenza robotica, sono utilizzati da un numero crescente di Comuni per supportare mobilità e indipendenza delle persone più mature. Infine, il cibo funzionale e medico è pensato e progettato per fornire benefici specifici per la salute, tra cui il miglioramento della digestione, il supporto al sistema immunitario e la gestione delle malattie croniche: alimenti che si possono arricchire con nutrienti essenziali, probiotici e altre tipologie di ingredienti salutari.


Tempo Libero e benessere: attività ricreative e turistiche per gli anziani
La qualità della vita degli anziani è influenzata da come trascorrono il tempo libero, e in questo senso, sport, viaggi, esperienze culturali e altre attività possono renderlo un momento attivo e stimolante che migliora le relazioni sociali, promuove l’indipendenza e, al contempo, uno stile di vita sano.
Viaggiare, esplorare e fare nuove esperienze, sono attività che rientrano nel concetto di invecchiamento attivo, con i Silver alla ricerca di esperienze che uniscano relax, cultura e avventura: le mete turistiche, pertanto, devono rispondere a queste aspettative per attrarre questo segmento di mercato in crescita.
Inoltre, diversi studi dimostrano come viaggi e turismo abbiano un effetto positivo sul benessere degli anziani, sia esso fisico o mentale, rappresentando una parte rilevante del loro tempo libero e, di conseguenza, le destinazioni turistiche sono chiamate ad adattarsi alle esigenze specifiche dei Silver, offrendo loro una gamma di servizi accessibili e confortevoli.
Esempi come le visite virtuali ai musei, mondi virtuali creati appositamente e turismo virtuale, denotano come la tecnologia sia spesso il mezzo che rende i servizi e i prodotti più interattivi, personalizzati e, soprattutto, facili da utilizzare.
Le tecnologie collegate a piattaforme online, realtà virtuale e Intelligenza Artificiale rientrano appieno in questo processo, poiché abilitano nuove tipologie di esperienze che, molto semplicemente, in precedenza non avrebbero potuto esistere.
La realtà virtuale (VR) sta rivoluzionando anche il settore dell’intrattenimento, offrendo agli anziani nuove occasioni di divertimento e socializzazione. Le applicazioni di VR possono essere usate per proporre esperienze immersive, giochi e altre attività ricreative che concorrono al miglioramento del benessere e ad una miglior qualità della vita.
Inoltre, le attività sportive e ricreative sono fondamentali per gli anziani, in quanto necessarie per avere e mantenere uno stile di vita attivo, e di conseguenza sano. Gli anziani possono infatti partecipare ad un’ampia gamma di attività come yoga, nuoto e passeggiate, che oltre a migliorare la salute psicofisica si configurano quali opportunità di socializzazione.
In conclusione, le destinazioni turistiche, le tecnologie di intrattenimento e le attività sportive devono essere pensate anche per rispondere alle esigenze specifiche di questa fascia di popolazione, garantendo esperienze gratificanti e inclusive.
Il ruolo delle startup nella Silver Economy
Nella Silver Economy si inseriscono tecnologie di frontiera e quindi anche le startup, che svolgono un ruolo di primaria importanza per l’innovazione del settore. Ad esempio, l'iniziativa Mappathon della startup torinese WeGlad coinvolge cittadini comuni e aziende per mappare tutte le barriere architettoniche delle città. In quest’ottica, la realtà innovativa co-fondata da Petru Capatina e Paolo Bottiglieri ha collaborato, insieme a Digitarca, al progetto pilota “Oltre le Barriere” di Intesa Sanpaolo Innovation Center: un’iniziativa di innovazione sociale volta a rendere le città più accoglienti e accessibili partendo da Torino.
Inoltre, una startup statunitense ha sviluppato una piattaforma di piani di gestione della salute dei pazienti in cliniche e case di riposo, che analizza in tempo reale lo stato clinico di ciascun paziente e la sua evoluzione nel tempo grazie all’IA. Infine, nel turismo un esempio arriva dalla startup italiana AccessiWay, che si prefigge l’obiettivo di rendere siti web e piattaforme online accessibili per tutte le persone con limitazioni.