La presentazione del Report Circular Economy 2024, tra sfide e opportunità
La ricerca sarà presentata mercoledì 11 dicembre dalle 10.00 al Politecnico di Milano con un convegno al quale parteciperà Intesa Sanpaolo Innovation Center: un’occasione di dialogo e approfondimento per fare il punto sulla transizione verso l’economia circolare in Italia
Dalle 10.00 di mercoledì 11 dicembre l’Aula De Carli del Politecnico di Milano ospiterà l’evento di presentazione (in presenza previa registrazione e fruibile anche in live streaming) del Report Circular Economy 2024, realizzato del team di ricercatori dell’Osservatorio Energy & Strategy del Politecnico di Milano, in collaborazione con diversi player industriali tra cui Intesa Sanpaolo Innovation Center. Giunto alla quinta edizione, quest’anno il Report oltre fornire una panoramica sulla diffusione dell’economia circolare in Italia, si prefigge l’obiettivo di illustrare gli strumenti a disposizione delle organizzazioni che intendono passare ad un modello di business circolare.
La transizione circolare in Italia tra ostacoli, vantaggi e compliance normativa
Il Report Circular Economy 2024 innanzitutto evidenzia come sia ancora difficile per le imprese italiane – soprattutto se di piccole dimensioni – adottare business model circolari stante la complessità nel trasformare modelli nati come lineari. Ostacoli che si ripropongono anche per le aziende di medie dimensioni, mentre conforta la significativa crescita d’interesse per l’economia circolare palesata dalle grandi imprese e, guardando al futuro, l’aumento delle aziende pronte ad implementare pratiche di economia circolare.
Rispetto al 2023, inoltre, l’adozione di strumenti per la misurazione della circolarità registra un lieve aumento, dovuto principalmente alla necessità di conformarsi alle nuove normative - nazionali ed europee – per tutelare l’ambiente che determinano in parte la crescita contestuale dei servizi per supportare la transizione circolare, con la domanda rafforzata dal miglioramento dell’immagine aziendale e della brand reputation per il 76% delle aziende intervistate. Tuttavia, permangono diversi ostacoli da affrontare come l’incertezza normativa e i costi iniziali che frenano la transizione verso modelli sostenibili e che, di conseguenza, vanno superati per accelerarla.
Gli impatti dell’economia circolare in Italia
Passando agli impatti, dal Report emerge come nel 2024 gli investimenti nella circular economy in Italia siano aumentati del 5% rispetto al 2023, sebbene quasi la metà sia stata di importi inferiori a 50.000 euro evidenziando la necessità di incentivi ad hoc per incrementarli.
Inoltre, nonostante i tempi di ritorno degli investimenti siano più lunghi, gli interventi a monte - ovvero in pratiche come quelle collegate all’eco-design – risultano fondamentali per elaborare strategie sostenibili nel lungo periodo, contrariamente a quelli a valle come il riciclo pur rientrando nel paradigma dell’economia circolare sono più estemporanei.
Un incentivo indiretto in tal senso arriva dai risparmi aggiuntivi determinati dall’adozione dell’economia circolare in Italia che nel 2024 sono stati pari a 0,8 miliardi di euro, portando a oltre 16,4 miliardi di euro all’anno il contributo della circular economy all’economia generale del nostro Paese. Stante il potenziale teorico di 119 miliardi, però, appare chiaro come la distanza da colmare per raggiungere l’obiettivo entro il 2030 sia ancora lunga. Infatti, per arrivare al potenziale nei prossimi 5 anni, sarebbe necessario risparmiare 14 miliardi in più ogni anno.
Anche per quanto concerne la riduzione delle emissioni di gas serra grazie a pratiche circolari, nonostante passi avanti significativi il potenziale è ancora inespresso. Rispetto al pieno potenziale dell’economia circolare raggiungibile, infatti, la riduzione attuale delle emissioni si attesta al 14%, evidenziando una volta di più come la transizione sia necessaria per massimizzare i benefici ambientali.
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