Padiglione Italia a COP 28: il contributo di Intesa Sanpaolo Innovation Center

5 Dicembre 2023
Innovation Center, Circular Economy

L’evento “Circular Economy e Climate Change: il ruolo degli operatori finanziari e del settore privato per accelerare la transizione verso un'economia rigenerativa” del 10 dicembre 2023

Organizzato in collaborazione con Fondazione Politecnico di Milano e Assolombarda, che condivideranno contenuti sull’innovazione collegati alla transizione energetica e al cambiamento climatico, l’evento si terrà dalle 13.30 alle 15.00 presso il Padiglione Italia e sarà trasmesso in live streaming sul canale YouTube del MASE (Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica).

Dopo il consueto benvenuto, l’incontro entrerà subito nel vivo con una panoramica istituzionale sull'economia degli Emirati Arabi Uniti che, oltre ad essere in crescita, si caratterizza sempre più per flessibilità e sostenibilità. Infatti, il Paese ha assunto la leadership nell’area Middle East e Nord Africa (MENA) rispetto al clima, impegnandosi ad azzerare le emissioni inquinanti entro il 2050. Il Paese sta sviluppando una strategia economica circolare col supporto di Intesa Sanpaolo.

Gian Marco SalcioliHead of Strategic Marketing & ESG Initiatives, IMI Corporate & Investment Banking Intesa Sanpaolo – modererà la discussione sui programmi del Governo locale e sull’accordo volto a favorire il raggiungimento degli obiettivi NET-Zero degli Emirati Arabi Uniti confrontandosi con il Ministro dell’Economia emiratino.

A seguire Luca Matrone Head of Industry Energy, IMI Corporate & Investment Banking Intesa Sanpaolo – affronterà il ruolo cruciale del supporto finanziario per completare la transizione energetica e perseguire gli obiettivi globali di sostenibilità con un focus sulla transizione energetica

Infine, Massimiano Tellini modererà il panel di esperti dal titolo “come favorire e accelerare la transizione verso l’Economia Circolare e il suo impatto su Tecnologie, Finanza e settori industriali (ESG e Finanza Sostenibile possono essere le soluzioni?)”.

Alberto Mancuso - Head of International Network di IMI Corporate & Investment Banking - chiuderà l’appuntamento esponendo le conclusioni, poche ore prima della fine della COP 28 che elaborerà strategie per favore la cooperazione e il dialogo tra tutti gli attori coinvolti nell’affrontare la sempre più urgente sfida climatica.

simbolo economia circolare simbolo economia circolare

La “svolta sostenibile” e circolare degli Emirati Arabi Uniti col supporto del Gruppo Intesa Sanpaolo

Nonostante gli Emirati Arabi Uniti siano tra i maggiori produttori di petrolio al mondo primeggiando anche relativamente emissioni di gas serra pro-capite, le istituzioni locali stanno promuovendo la transizione energetica attraverso l’economia circolare, passando da fonti fossili a fonti rinnovabili nella produzione di energia (elettrica e termica).

Un percorso che lo scorso ottobre ha portato il Ministero dell’Economia emiratino a siglare uno Strategic Master Agreement con Intesa Sanpaolo (Divisione IMI Corporate & Investment Banking) e Intesa Sanpaolo Innovation Center per promuovere l’economia circolare nel Paese e creare un ecosistema circular.

L’accordo trova origine nel lungo impegno del Gruppo per la trasformazione del modello economico-produttivo, e nella dimostrata capacità di supportare startup e aziende attive nel Medio Oriente che stanno adottando l’economia circolare, con un piano articolato in più fasi. La prima - focalizzata sull’analisi - è già iniziata e coinvolge anche il CE LAB: iniziativa nata dalla collaborazione tra Intesa Sanpaolo Innovation Center e Cariplo Factory che offre servizi di circular connection, open innovation ed education per favorire la trasformazione circolare.

Inoltre, Intesa Sanpaolo si è posizionata come precursore nella diffusione dei valori e dei principi dell’economia circolare, e dal 2016 è la prima istituzione finanziaria diventata Strategic Partner della Ellen MacArthur Foundation: il più importante think-tank mondiale impegnato nel promuovere la transizione sistemica verso la circular economy, ovviamente presente al vertice ONU sul clima.

Infine, Intesa Sanpaolo supporta finanziariamente progetti innovativi e di impatto “circolari” attraverso la dotazione del Circular Economy Plafond, che nel Piano Industriale 2022-2025 è di 8 miliardi di euro (a cui si aggiungono 6 miliardi del precedente Piano triennale).

Intesa Sanpaolo e Intesa Sanpaolo Innovation Center alla COP 28 di Dubai

Per proseguire nella proficua collaborazione avviata con la firma dello Strategic Master Agreement, il Ministro dell’Economia emiratino, Abdullah Bin Touq Al Marrim, ha invitato direttamente il Gruppo a partecipare alla COP 28 affinché condivida le competenze sull’economia circolare.
Infatti, la “circolarità” è fondamentale per tutelare l’ambiente e rivoluzionare in chiave green i processi produttivi e le imprese stesse, slegando i profitti dallo sfruttamento incontrollato delle risorse naturali con benefici per clima e aziende a breve-medio termine.

La COP 28 (Conferenza delle Parti) della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) è il più importante evento mondiale per discutere ed elaborare piani d’azione volti a contrastare il surriscaldamento globale e le conseguenti ricadute negative per l’ambiente.

L’edizione attuale ha preso il via il 30 novembre e si concluderà il 12 dicembre. Attirerà oltre 70.000 partecipanti (con delegazioni di quasi 200 Paesi), tra cui Capi di Stato, Ministri e funzionari degli Stati membri, oltre a rappresentanti di organizzazioni internazionali, del mondo accademico e della società civile.

Il programma sviluppato dal Presidente della COP 28, Sultan al-Jaber, si focalizza sull’attuazione dei pilastri dell’Accordo di Parigi attraverso una strategia d’azione articolata, nella quale sono centrali l’accelerazione della transizione energetica e la definizione dei finanziamenti per il clima. Elementi chiave che tracceranno la strada per perseguire la promessa della COP di Parigi del 2015, ovvero contenere il surriscaldamento globale entro i 2°C a fine secolo rispetto ai livelli preindustriali (il target è 1,5°C).

Oltre alla valutazione dei progressi fatti per raggiungere gli obiettivi sul clima dell’Accordo di Parigi (Global Stocktake o GST) e l’individuazione delle lacune su cui intervenire ulteriormente, nel programma predisposto dalla Presidenza emiratina sono state inserite nuove aree d’azione tra cui salute, pace, ripresa e commercio.

Inoltre, sono previste giornate tematiche incentrate su ambiti trasversali che, se interconnessi, possono sostenere iniziative efficaci per contrastare il cambiamento climatico: tecnologia e innovazione, inclusione, comunità in prima linea e finanza climatica (ovvero il flusso economico dai Paesi industrializzati a quelli in via di sviluppo, in cui si inserisce la decisione del Governo italiano di contribuire con 100 milioni di euro al fondo Loss & Damage). In tale ambito si inserisce la sessione organizzata da Intesa Sanpaolo e Intesa Sanpaolo Innovation Center.