Sport e innovazione: ecco come Intelligenza Artificiale e neuroscienze possono migliorare le performance di atlete e atleti

24 Novembre 2023
Innovation Center, AI Lab, NS Lab, Innovation, startup, tecnologia

In occasione delle Nitto ATP Finals di tennis, Intesa Sanpaolo Innovation Center ha ospitato una tavola rotonda per approfondire il ruolo degli Analytics e del “training” mentale nell’ottimizzare le performance riducendo il rischio di infortuni.

Lo sport è un argomento sempre “caldo”, e le Nitto ATP Finals 2023 di tennis - di cui Intesa Sanpaolo è stata host sponsor – stante l’entusiasmante percorso del nostro Jannik Sinner (sconfitto solo in finale dal fuoriclasse serbo Novak Djokovic) non hanno fatto eccezione.

Oltre a talento e passione, l’innovazione tecnologica, l'Intelligenza Artificiale e le Neuroscienze sono sempre più importanti per migliorare le performance e ottimizzare gli allenamenti fisici e mentali degli atleti, con la raccolta e l’elaborazione dei dati (Analytics) che attraverso tecnologie innovative migliorano le prestazioni.

A riprova del legame sempre più stretto tra sport e innovazione, il 22enne altoatesino nel 2022 è stato protagonista dell’Innovation Coffee intitolato “Talento e Innovazione”. Nell’occasione oltre raccontare come la passione per il tennis abbia avuto la meglio sullo sci, il numero 4° al mondo ha chiarito come gli Analytics e l'allenamento mentale lo aiutino a ritrovare la forma psicofisica nei momenti di difficoltà.

Per approfondire studio e ottimizzazione delle performance degli atleti grazie a innovazione e neuroscienze, nel contesto delle ATP Finals 2023 venerdì 17 novembre Intesa Sanpaolo Innovation Center ha ospitato una round table che ha visto confrontarsi data Scientist, medici, fisioterapisti e neuroscienziati. Evento preceduto il 16 novembre da una dimostrazione “sul campo” promossa da Intesa Sanpaolo Innovation Center al PalaAlpitour di Torino per raccogliere numerosi dati presentati durante la round table.

tennista che gioca con sensori tennista che gioca con sensori

Dopo una breve introduzione sull’importanza per il Gruppo Intesa Sanpaolo dello sport inteso anche come occasione di socializzazione e riconoscimento delle diversità fisiche e sensoriali, Luigi Ruggerone – Senior Director Business and Innovation Research di Intesa Sanpaolo Innovation Center - ha presentato il lavoro dell’AI LAB per migliorare le performance sportive attraverso l’analisi e l’elaborazione di ingenti moli di dati complessi, insieme agli aspetti mentali sui quali si focalizza il Neuroscience LAB.

Inoltre, in ottica Open Innovation una ricerca condotta da Intesa Sanpaolo Innovation Center evidenzia come nel 2022 le startup europee che si occupano di innovazione applicata allo sport abbiano raccolto 1,5 miliardi di euro su 150 operazioni di funding: un mercato promettente e in crescita costante.

In questo senso Andrea Filippo Rosso, co-founder della realtà innovativa SportHype, ha aperto il confronto spiegando come la sua startup attraverso l’analisi e l’elaborazione dei dati raccolti da telecamere, dispositivi wearable (come accelerometri da polso), grazie all’Intelligenza Artificiale (es. Computer Vision), restituisca indicazioni preziose per le atlete, gli atleti e i loro coach. La soluzione sviluppata da SportHype, infatti, calcola diversi indici per valutare la condizione fisica e mentale degli atleti elaborando i dati con un approccio olistico per prevenire gli infortuni e migliorare le performance.

Fabio Capparelli, founder e CEO della startup britannica SportRetina, ha quindi illustrato come la sua realtà integri dati acquisiti da kit di telecamere portatili e sensori (ad esempio accelerometri da racchetta) in un portale per “scomporre” le fasi dei diversi colpi, identificare la posizione del tennista grazie ad un algoritmo di pose estimation, nonché misurare e calcolare diverse variabili ottenendo “modelli di prestazione” che consentono di individuare gli aspetti da allenare maggiormente.

Passando agli aspetti mentali, Emiliano Ricciardi - Professore di Psicobiologia e Psicologia Fisiologica presso la Scuola IMT Alti Studi Lucca, partner scientifico di Intesa Sanpaolo Innovation Center - ha spiegato come negli ultimi 40 anni le neuroscienze siano state al centro di una rivoluzione dovuta alla progressiva disponibilità di tecnologie che consentono di visualizzare le dinamiche del cervello, studiarlo e “allenarlo”.
Portando quale esempio una ricerca svolta con i piloti di Formula 1, nell’eseguire il medesimo gesto, un pilota d’élite “utilizza” meno aree del cervello di un normale automobilista grazie ad un’alta efficienza neurale. Le stimolazioni elettromagnetiche di specifiche aree del cervello, inoltre, facilitano l’apprendimento motorio e consentono di agire sulla percezione della fatica da parte degli atleti.

Il CEO di Formula Medicine, Riccardo Ceccarelli, ha poi spiegato come in oltre 30 anni di esperienza nel Motorsport (Formula 1, tennis e non solo) abbia creato una sorta di “palestra mentale” nella quale gli atleti possono allenare la loro mente (Brain Training).

Durante la dimostrazione al PalaAlpitour i giocatori coinvolti hanno indossato fascette sulla testa per misurare l’attività cerebrale e rilevatori di battito cardiaco al torace per quantificare lo stress. I dispositivi, collegati a software sviluppati da Formula Medicine, hanno consentito di monitorare in tempo reale numerosi parametri come l’engagement e il Brain Strain, utili a studiare e ottimizzare l’impiego di risorse psicofisiche. In questo senso, esattamente come in Formula 1, quando i gesti atletici diventano “automatici”, si libera spazio cognitivo per gestire la parte tattica ed evitare che il pensare troppo generi stress, ansia e paura.

Infine, Franco Biancofiore della Clinica Motus ha raccontato in che modo il lavoro di raccolta dati sull'atleta, come nella dimostrazione al PalaAlpitour e negli allenamenti precedenti, e la loro elaborazione abbiano l’obiettivo di prevenire gli infortuni: un approccio innovativo alla fisioterapia, basato sull'utilizzo di diverse tecnologie che misurano parametri come la forza del braccio dominante e le parti del corpo a maggior rischio infortunio per i tennisti (colonna lombare, caviglie/piedi), che aiuta ad evitare che insorgano problemi fisici “prevedibili”.

In chiusura della round table è emersa una volta di più la necessità di integrare la raccolta dati relativa alle performance fisiche con le neuroscienze. In quest’ottica, coerentemente con la propria mission, Intesa Sanpaolo Innovation Center punta a creare un ecosistema di innovazione sportiva.