L’importanza dell’economia circolare per un waste management europeo efficiente e sostenibile

20 Novembre 2023
Innovation Center, Circular Economy

La gestione circolare dei rifiuti, promossa anche con la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, è ormai una necessità. In questo contesto, coerentemente con l’impegno del Gruppo Intesa Sanpaolo per la transizione verso la circular economy, si inserisce l’Innovation Coffee del 21 novembre dedicato al design per la transizione ecologica.

La transizione ecologica per completarsi richiede necessariamente un cambio di paradigma passando dall’economia lineare, basata su consumismo sfrenato e logiche di prodotto “usa e getta”, all’economia circolare. Un modello che, secondo la definizione della Commissione Europea, “punta a mantenere per un tempo ottimale il valore dei materiali e dell’energia utilizzati nei prodotti riducendo rifiuti e impiego di risorse”, oltre a creare “opportunità economiche e vantaggi competitivi su base sostenibile”.

Con l’Europa che genera attualmente 2,2 miliardi di tonnellate all’anno di rifiuti (27% quelli urbani), destinati a crescere secondo le stime del 75% su scala globale entro il 2050, un approccio circolare nel waste management è imprescindibile. Grazie al riutilizzo e al riciclo, la circular economy innesca infatti un circolo virtuoso nel quale i prodotti conservano valore più a lungo, favorisce l’innovazione sostenibile, rimette in circolo scarti e rifiuti come materie prime o seconde, e promuove un modello di sviluppo nel quale la creazione di valore di imprese, comunità e territori è slegata dallo sfruttamento delle risorse naturali esauribili.

donna che fa riciclo del materiale donna che fa riciclo del materiale

I principi del waste management circolare in Europa: la Gerarchia dei Rifiuti

Con l’obiettivo di diventare leader mondiale della transizione verso l’economia circolare coerentemente con il Green Deal europeo, l’UE ha varato e adottato diverse misure per migliorare il waste management, stabilendo con la direttiva 2008/98/CE la “Gerarchia dei Rifiuti” basata su sostenibilità e circolarità delle opzioni percorribili.

La soluzione preferibile consiste nel prevenire la produzione dei rifiuti. In questo senso è necessario promuovere l’utilizzo consapevole delle risorse, incentivare l’eco-design sostenibile (anche per il packaging) sostituendo materie prime nocive per uomo e ambiente grazie all’innovazione tecnologica, nonché ridurre gli impatti ambientali dei cicli di vita dei prodotti rendendoli riparabili, aggiornabili e riutilizzabili.

La seconda opzione è il riuso o il riutilizzo dei prodotti progettati in quest’ottica by design, prevedendo pertanto la riparazione di componenti eventualmente danneggiati che ne procrastino il “fine vita”.

Qualora un prodotto non possa essere riutilizzabile, il riciclo e il recupero dei rifiuti attraverso la raccolta differenziata facilitano il riciclaggio trasformandolo in risorsa di valore. La “gerarchia” contempla poi l’utilizzo dei termovalorizzatori per rifiuti indifferenziabili quale fonte di approvvigionamento energetico.

Infine, se le altre opzioni non sono percorribili, l’ultima soluzione è lo smaltimento in discarica, che tuttavia comporta lo spreco di risorse e danneggia salute pubblica e ambiente.
 

La Settimana Europea per la Riduzione dei rifiuti e l’Innovation Coffee “Il design per la transizione ecologica: nuove prospettive per il packaging sostenibile”

Consapevole di come, oltre a un cambio di paradigma economico, la corretta gestione dei rifiuti coinvolga molteplici attori, la Commissione Europea nell’ambito del programma LIFE+ ha istituito la Settimana Europea per la Riduzione dei rifiuti (SERR) - che nel 2023 si tiene dal 18 al 26 novembre - con l’obiettivo di promuoverne la corretta gestione sensibilizzando altresì gli attori della società civile affinché assumano maggior consapevolezza rispetto all’eccessiva quantità di rifiuti generati e alla necessità di ridurli. Una campagna di comunicazione ambientale che prevede azioni concrete e condivisione delle stesse rispetto alla gestione dei rifiuti, a patto che seguano le “3R” della gerarchia UE per la loro gestione circolare: riduzione, riuso e riciclo.

Nel contesto della SEER 2023, il 21 novembre si inserisce l’Innovation Coffee (ciclo di incontri virtuali organizzati da Intesa Sanpaolo Innovation Center per diffondere la cultura dell’innovazione) intitolato “Il design per la transizione ecologica: nuove prospettive per il packaging sostenibile”, con protagoniste Sara Fortunati - direttrice del Circolo del Design di Torino - e Chiara Remondino - Ricercatrice presso il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino che focalizza la sua attività sull’ecopackaging innovativo. Un’occasione per approfondire il ruolo del design nell’affrontare sfide complesse come la riduzione a monte dei rifiuti, creando e sviluppando soluzioni innovative per un presente e un futuro più sostenibili.

spazzatura riciclata spazzatura riciclata

Rifiuti e materie prime critiche nel waste management europeo

Un altro aspetto di cruciale importanza nel waste management circolare riguarda le materie prime critiche per l’industria. Nel 2023, la Commissione Europea ne ha censite 34 tra cui Boro, Litio, Magnesio, Scandio, Tungsteno, Vanadio e Terre Rare (leggere e pesanti, cruciali per lo sviluppo di tecnologie verdi): materie di importanza strategica sotto il profilo economico, fondamentali per molteplici ecosistemi industriali (soprattutto quelli ad alta densità energetica), nonché necessarie per lo sviluppo di tecnologie chiave per le politiche energetiche, economiche e industriali oltre alla difesa.

Attualmente la Cina è il principale fornitore di materie prime critiche per l’Europa (56%), con annessi rischi per gli approvvigionamenti in caso di interruzione dell’import in un contesto globale sempre più incerto. Valorizzando i rifiuti, tuttavia, l’Italia potrà soddisfare una percentuale compresa tra il 20 e il 32% del proprio fabbisogno di materie prime strategiche già 2030, anticipando di 10 anni gli obiettivi dell’Unione Europea.

Inoltre, anche per via dei volumi di tecnologie low-carbon che arriveranno a fine vita, lo stock di prodotti riciclabili secondo le stime aumenterà di 13 volte nel 2050 comportando investimenti minori che genereranno benefici economici stante la riduzione dell’import, a cui si aggiunge l’abbattimento delle emissioni di CO2 rispetto ai processi estrattivi.
 

L’impegno del Gruppo Intesa Sanpaolo per la trasformazione circolare dell’economia

Il Gruppo Intesa Sanpaolo, precursore nella diffusione in Italia e non solo dei valori e dei principi dell’economia circolare, nel 2016 è stata la prima istituzione finanziaria al mondo a diventare Strategic Partner della Ellen MacArthur Foundation: il più importante ed autorevole think-tank impegnato nel promuovere l’accelerazione della transizione sistemica verso la circular economy.

L’impegno di Intesa Sanpaolo per favorire la transizione circolare si concretizza con la dotazione del Circular Economy Plafond volto a supportare finanziariamente progetti innovativi e d’impatto, che nel Piano Industriale 2022-2025 è di 8 miliardi di euro a cui si aggiungono 6 miliardi del precedente Piano Industriale triennale.

Inoltre, Intesa Sanpaolo Innovation Center è il centro di competenza sui temi circular per il Gruppo, validando i finanziamenti del Plafond e promuovendo l’adozione di pratiche trasformative circolari tramite il CE Lab, iniziativa nata in collaborazione con Cariplo Factory. Il CE Lab offre servizi di circular connection, open innovation ed education, volti a favorire l’evoluzione circolare delle imprese.