Intesa Sanpaolo Innovation Center presenta le innovazioni dell’oggi e del domani per la Silver Economy

4 Ottobre 2023
Innovation Center, Trend del futuro, Report di Ricerca, Innovation, startup

Cambiamenti e opportunità dell’invecchiamento della popolazione mondiale: proposta una nuova chiave di lettura grazie al report “X-Plore Silver Economy”

Dal 22 al 24 settembre 2023 si è svolta la dodicesima edizione di “Trieste Next-Festival della Ricerca Scientifica” - promosso da Comune di Trieste, Università degli Studi di Trieste, ItalyPost, Immaginario Scientifico con la co-promozione di Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia e la collaborazione della Commissione Europea - che quest’anno ha avuto quale titolo “Un mondo nuovo. Scienza, cultura e innovazione per un futuro sostenibile”.

Protagonisti della tre giorni giuliana trecento nomi illustri della scienza, della ricerca e dell’industria innovativa italiana e internazionale, che hanno dato vita oltre 100 eventi (talk, laboratori scientifici e dibattiti incentrati su scienza medica, sociale, umana e innovazione) proponendo nuove riflessioni per rendere più sostenibile il mondo e contrastare il cambiamento climatico.

 

La presentazione del report “X-plore Silver Economy” di Intesa Sanpaolo Innovation Center

Affrontando uno dei temi cruciali contemporanei, nell’incontro intitolato “Silver economy: cambiamenti e opportunità” Stefania Vigna - Responsabile Trend & Technologies di Intesa Sanpaolo Innovation Center - ha offerto una chiave di lettura economica rispetto all’attuale trend demografico dei Paesi occidentali con il report “X-plore Silver Economy".

Partendo dagli aspetti socio-demografici della Silver Economy - insieme delle attività economiche legate a produzione, consumo e commercio di beni e servizi (pubblici e privati) finalizzate a soddisfare i bisogni delle fasce d’età più mature - il report evidenzia come l’invecchiamento della popolazione sia una tendenza diffusa in tutte le regioni sviluppate a causa della denatalità e dell’allungamento dell’aspettativa di vita, con l’Europa che ha la percentuale più elevata di over 65 sul totale della popolazione (19% rispetto al 17% del Nord America e al 13% dell’Oceania).

Tuttavia, l’alfabetizzazione digitale permette alle fasce anziane della popolazione di continuare a generare reddito lavorando (gli occupati over 55 rispetto al totale nell’UE sono passati dal 12 al 20% tra il 2004 e il 2019).

Logo di Trieste Next Logo di Trieste Next

Aging at Work: problemi e soluzioni innovative per i “senior” in ambito lavorativo

Per aiutare i senior a mantenere un’elevata produttività in un cambiamento dell’equilibrio tra lavoro e vita privata, nasce il concetto di Aging at Work basato su quattro pillar: active aging (invecchiamento attivo), lifelong learning (metodi formativi adattati alle mutevoli capacità di apprendimento), well being (motivazione e coinvolgimento dei senior) e discrimination (prevenzione ed eliminazione delle discriminazioni dovute all’età).

Rispetto ai quattro cardini dell’aging at work, Stefania Vigna ha illustrato alcune soluzioni innovative già disponibili sul mercato o in arrivo a breve presenti nel report.

Da esoscheletri in grado di aumentare le capacità fisiche individuali ad app per conservare il benessere psicofisico (active aging), oltre a una piattaforma che sfrutta Intelligenza Artificiale e specialisti umani per creare simulazioni coinvolgenti volte a facilitare il processo di apprendimento.

Inoltre, i lavoratori senior sono visti come meno competitivi a causa della scarsa propensione nell’adattarsi alle innovazioni tecnologiche o ai ritmi di lavoro causando l’age shaming, ovvero giudizi negativi dovuti esclusivamente all’età da parte dei colleghi e dei senior verso sé stessi. Discriminazioni che riguardano anche il digitale (digital ageism), con la creazione di servizi e applicazioni basate sull’IA che non considerano le esigenze della popolazione anziana.

 

Aging in Place: dagli Ambient Assisted Living al Senior Housing

Il report presentato a Trieste Next prosegue affrontando l’Aging in Place: un concetto legato non solo alle case e al bisogno di indipendenza e autonomia dei senior, ma anche al senso di appartenenza a una comunità. Per questo sono nati gli innovativi Ambient Assisted Living (AAL): abitazioni senza barriere architettoniche dotate di sensori per raccogliere dati sia sulla salute degli abitanti, sia sull’ambiente domestico.

Oltre agli ormai diffusi assistenti vocali, sono infatti disponibili soluzioni tecnologicamente evolute: da sensori capacitivi integrati nel pavimento che rilevano la posizione degli occupanti di una stanza identificando posizioni “rischiose”, ad altri a infrarossi in 3D (utilizzati negli USA e nel Regno Unito) che rilevano cadute accidentali o movimenti insoliti, avvertendo tempestivamente i caregiver.

Inoltre, in Oriente si stanno diffondendo le Senior Housing: appartamenti di piccole dimensioni e vicini tra loro, che favoriscono indipendenza e senso di comunità offrendo vari servizi utili ai senior.

 

City Living, le innovazioni per i senior nelle aree urbane

Un altro aspetto da tenere in considerazione è il City Living poiché, secondo la World Health Organization, oltre il 61% degli over 65 vive in aree urbane. La progettazione delle città deve quindi tenerne conto, anche se spesso non è sufficiente.

Tuttavia, esistono già soluzioni digitali collaborative come un’app social che permette agli utenti di interagire tra loro e contribuire segnalando strade sconnesse e presenza di ostacoli, device dotati di sensori evoluti e telecamere che rilevano e segnalano la presenza di barriere di ogni tipo e auricolari che elaborano e separano i segnali acustici consentendo agli utenti affetti da problemi uditivi di ascoltare una sorgente sonora specifica.