Decarbonizzazione: tecnologie e materiali per ridurre l'anidride carbonica a livello globale

29 Novembre 2022
Trend del futuro, Pubblicazioni, Report di Ricerca, tecnologia, Temi di frontiera

Gli specialisti dell’ufficio Trend Analisys hanno pubblicato il nuovo report dedicato alla decarbonizzazione, che offre un quadro aggiornato delle tecnologie legate alla riduzione della CO2

La Cop27 di Sharm El Sheikh ha confermato che il tema del cambiamento climatico rimane al centro della discussione e degli impegni dei governi.

Per limitare il riscaldamento globale a 1,5 °C è necessario ridurre l’emissione annuale di gas serra in maniera rapida, profonda e costante. Questa riduzione dovrà essere, entro il 2030, del 43% in meno rispetto al valore prodotto nel 2019, ossia pari al valore prodotto nei primi anni ’70.

Le nuove tecnologie possono incidere in maniera importante sulla quantità di CO2 presente in atmosfera e possono essere applicate in molteplici settori.

Le possibili modalità di intervento si riassumono in due parole: evitare di immettere nuova CO2 e assorbire quella presente. Però dietro a queste due semplici parole si celano tecnologie complesse e molto innovative.

I Direct Air Capture with Storage (DACCS) sono sistemi che catturano il gas direttamente dall’atmosfera, mentre i Carbon Capture Utilization and Storage (CCUS) sono quelli che assorbono l’anidride carbonica prodotta nei processi, come ad esempio i Bio Energy Carbon Capture Storage (BECCS), che catturano il gas prodotto durante la conversione della biomassa in energia.

Il mercato dei CCUS entro il 2030 raggiungerà un giro d’affari di 36.4 miliardi di $.

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Evitare di immettere nuova CO2 nell’atmosfera invece prevede un importante cambio di passo sulle modalità di produzione, ad esempio aumentando la produzione di energia verde e l’efficientamento delle tecnologie energetiche.

In questo contesto l’idrogeno può integrarsi perfettamente con le rinnovabili come storage e vettore energetico, per mantenere la produzione elettrica nei momenti di discontinuità.

Anche produrre nuovi materiali più resistenti e allo stesso tempo più leggeri è uno dei modi più diffusi in cui gli attori del mercato cercano di decarbonizzare.

In questo quadro anche gli utenti finali si dimostrano interessati a sostituire i prodotti a base di fonti fossili con plastiche a base biologica, come ottimo esempio di riduzione della CO2 ‘making new things’.


Come possiamo immaginare, le sfide in gioco sono molteplici, ma il contemporaneo sforzo industriale e finanziario può portare a grandi benefici, già nel breve periodo.