Seminario AI Lab | Piattaforme robotiche autonome come tecnologie abilitanti per “attività” a servizio dell’uomo
Il Seminario AI Lab | Piattaforme robotiche autonome come tecnologie abilitanti per “attività” a servizio dell’uomo, si inserisce in una serie di appuntamenti organizzati dall’Artificial Intelligence Lab di Intesa Sanpaolo Innovation Center che hanno l’obiettivo di illustrare e diffondere le evoluzioni delle ricerche condotte nell’ambito della robotica.
Il seminario, a cura di Intesa Sanpaolo Innovation Center, è previsto tramite collegamento da remoto martedì 18 ottobre ore 10.00-11.30.
È possibile partecipare in presenza recandosi al 31° piano del Grattacielo di Torino, Corso Inghilterra, 3 (posti liberi ad esaurimento).
ABSTRACT
Una piattaforma robotica può essere definita autonoma se è in grado di navigare efficacemente in ambienti noti o sconosciuti, di costruire una mappa della scena e di localizzarcisi. I pianificatori globali e locali sono elementi chiave per garantire una strategia di navigazione di successo, il primo è responsabile del calcolo di un percorso fattibile dalla posizione effettiva del robot al punto di destinazione desiderato nella mappa, mentre il secondo sfrutta i vari dati provenienti dai sensori montati sul robot in movimento per correggere localmente il percorso globale ed evitare ostacoli imprevisti. La previsione di un percorso di navigazione fattibile ed efficiente è fortemente correlata alla capacità di localizzare con precisione la piattaforma mobile nella mappa.
Al giorno d'oggi, i robot autonomi sono una realtà e vengono utilizzati in numerosi campi. Tra questi, c'è la robotica di servizio, un'area di ricerca in crescita il cui obiettivo principale è sviluppare robot autonomi in grado di aiutare le persone a svolgere compiti complessi, pericolosi e faticosi migliorandone la qualità della vita.
Nel corso degli ultimi anni, lo scoppio della pandemia di COVID-19 ha portato alla nascita di applicazioni innovative anche nel campo della robotica di servizio. Sono state realizzate molteplici piattaforme per disinfettare i luoghi di lavoro, gli ospedali e, più in generale, gli ambienti interni caratterizzati dalla presenza di persone. Anche se tutti questi robot fanno leva su diverse strategie di sanificazione (es. lampade UVC, acqua ossigenata, filtri), l'obiettivo principale è sempre lo stesso: migliorare la qualità del processo di disinfezione cercando anche di ridurre il tempo impiegato per eseguirlo.
BIO
Marcello Chiaberge è professore associato, area disciplinare 09, settore 09/E3 Elettronica (ex ING-INF/01), presso il Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni (DET, www.det.polito.it) del Politecnico di Torino. Da ottobre 2016 ricopre il ruolo di professore delegato per il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Meccatronica, sovrintendendo a tutte le attività di gestione della qualità del corso di laurea. Da dicembre 2017 è coordinatore e ricercatore principale del Centro Interdipartimentale di Robotica di Servizio del Politecnico di Torino (PIC4SeR). Attualmente insegna in lingua inglese i corsi di "Fondamenti e Applicazioni Elettroniche" e "Sistemi elettronici per la Meccatronica" presso la sede del Politecnico di Torino (Laurea Magistrale in Ingegneria Meccatronica). Svolge attività di ricerca nei settori dei Sistemi Elettronici (applicazioni di controllo nei settori industriale, energetico, automobilistico e spaziale), della Meccatronica e della Robotica di servizio. Membro IEEE, coautore di oltre 110 articoli presentati su riviste e/o conferenze nazionali e internazionali e coautore di 9 brevetti internazionali.
Chiara Boretti è dottoranda in Ingegneria Elettrica, Elettronica e delle Comunicazioni e membro del Centro Interdipartimentale di Robotica di Servizio del Politecnico di Torino (PIC4SeR). Presso lo stesso Ateneo ha conseguito la Laurea in Ingegneria Elettronica nel 2018 e la Laurea Magistrale in Ingegneria Meccatronica nel 2021, presentando la tesi “Dizionario di primitive di movimento per la navigazione basata sulla visione utilizzando il Flusso Ottico”. Il suo interesse principale è nei metodi di navigazione autonoma per applicazioni di robotica di servizio, focalizzati principalmente sullo sfruttamento delle informazioni visive acquisite con telecamere basate su frame standard e/o con sensori di visione ispirati ai neuromorfi.