Seminario NS Lab | Climate change: ansia e trauma. La neurostimolazione come nuova frontiera di trattamento
Il cambiamento climatico è una realtà concreta, complessa e in divenire sul nostro pianeta. Nonostante questo tema generi solitamente riflessioni sull’impatto ambientale, l’ecosostenibilità e gli effetti sulla salute fisica degli esseri umani, esso esercita un meno ovvio ma per nulla trascurabile impatto sulla salute mentale. Infatti, disturbi d’ansia e disturbi post-traumatici sono alcuni degli effetti dolorosi che possono insorgere in relazione agli eventi metereologici avversi indotti dal cambiamento climatico, ai mutamenti dell’ecosistema e alla prospettiva del loro futuro inasprimento.
Alla luce di queste evidenze scientifiche e della previsione di un aumento prospettico nella prevalenza di queste psicopatologie, all’interno del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Torino, è stato ideato un progetto di ricerca che si propone di testare una strategia di intervento per la riduzione dell’impatto del cambiamento climatico sulla salute mentale. In particolare, è stata progettata l’implementazione di una procedura di neurostimolazione che possa essere adottata concretamente e ad ampio spettro nella pratica clinica, e che non escluda la possibilità di essere attuata in co-terapia con altre metodologie. L’intento di questa procedura è quello di attenuare le reazioni di allarme messe in atto nei confronti di stimoli appresi come pericolosi e stimoli nuovi ma simili.
In questo incontro verranno introdotte le tematiche riguardanti l’ansia climatica e i disturbi post-traumatici, e verrà raccontato il suddetto progetto di ricerca ‒attualmente in corso d’opera, presentandone i risultati conseguiti fino ad oggi. Sappiamo dai principali manuali di diagnosi e cura, che il disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD o DDAI) include difficoltà di attenzione e concentrazione, di controllo degli impulsi e del livello di attività, che nell’adulto si accompagnano spesso a sindromi ansioso-depressive o dipendenze comportamentali di vario tipo.
La realtà che già dipingeva, quindi, diversi sottotipi con caratteristiche si complica con l’età adulta, specialmente nel caso in cui non sia già presente una diagnosi. Vissuti di frustrazione, scontri quotidiani e difficoltà di adattamento, sia nella sfera personale che lavorativa, sono purtroppo all’ordine del giorno, complicati da una forte componente di autocritica e giudizio negativo sviluppata attraverso anni di difficoltà.
Se per il bambino ad oggi esistono percorsi di diagnosi e trattamento accessibili ed efficaci, per l’adulto la strada è ancora tortuosa sia per l’accesso alla diagnosi che per le cure. In questo seminario si vuole far luce su questi vissuti, e dare risonanza all’argomento, offrendo una visione auto compassionevole e ricca di spunti per affrontare un mondo che sembra andare troppo lento o troppo veloce.
Seminario a cura di
Eugenio Manassero
Psicologo, ipnologo e psicoterapeuta a orientamento cognitivo-evoluzionista
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