Intesa Sanpaolo Innovation Center è partner di Galaxia

10 Aprile 2025
Innovation Center, startup, Ecosistemi

Intesa Sanpaolo Innovation Center, Neva SGR e Fondazione Compagnia di San Paolo sono partner di Galaxia, il polo di trasferimento tecnologico dell’aerospazio

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Il contributo a Galaxia

Intesa Sanpaolo Innovation Center, tramite la società di Venture Capital NEVA SGR, e Compagnia di San Paolo ad aprile hanno investito 2,5 milioni di euro in Galaxia.

Oggi, Galaxia, che ha già completato 16 investimenti Proof of Concept (PoC) e 16 investimenti seed (i primi finanziamenti che una startup riceve per avviare la propria attività) per circa 18 milioni di euro complessivi, può dare ulteriore forza al suo percorso e diventare sempre di più un polo di riferimento in ambito aerospaziale.

Intesa Sanpaolo Innovation Center mette a disposizione di Galaxia competenze, risorse e network a supporto dell’identificazione e della crescita delle realtà innovative, offrendo percorsi di crescita alle startup selezionate, dando loro accesso alla propria rete di relazioni internazionali, condividendo analisi e studi e mettendole in contatto con i clienti del Gruppo che operano nel settore aerospaziale.

 

Galaxia e il settore dell’aerospazio

In questo dinamico contesto è nato Galaxia, il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico per lo sviluppo di nuove imprese dedicate al settore dell’aerospazio, che CDP Venture Capital SGR ha lanciato insieme alla tech factory Obloo nel 2023.

Il Polo vede la presenza di Politecnico di Torino e Sapienza Università di Roma tra i promotori scientifici e il coinvolgimento dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) in qualità di advisor tecnici.

 

Perché investire nell’aerospazio

“Il settore aerospaziale italiano conta attualmente circa 20 startup. Abbiamo deciso di aderire a Galaxia anche per cercare di aumentarle, individuando le eccellenze accademiche anche di altri settori per favorire quel processo di trasferimento tecnologico che resta uno dei punti critici del nostro Paese - spiega Viviana Bacigalupo, Direttrice Generale di Intesa Sanpaolo Innovation Center in una recente intervista rilasciata a Italian Tech de La Repubblica – L’Italia conta su eccellenze scientifiche fortissime, ma ha ancora difficoltà nel traghettarle in modelli di business sostenibili, in grado di creare valore industriale”.

“Certamente c’è un tema finanziario, ma negli ultimi anni gli investimenti pubblici sono stati affiancati da investimenti privati, anche grazie all’attività di Cdp Venture Capital e a Neva Sgr, la società di venture capital del Gruppo partecipata al 100% da Intesa Sanpaolo Innovation Center. Questa è stata una vera svolta - osserva Bacigalupo - La leva finanziaria è stata fondamentale e dovrà continuare a esserlo. Dobbiamo evitare che l’innovazione, una volta nata, cresca altrove: ad oggi il 30% degli unicorni europei ha spostato la sede negli Stati Uniti. Per questo servono risorse, ma anche servizi non finanziari. E servono attori pubblici e privati”, conclude Viviana Bacigalupo.

Il ruolo dell'innovazione per la competitività europea e il sostegno ai suoi obiettivi di leadership nelle tecnologie, nei prodotti/servizi sostenibili e di neutralità climatica trova riscontro nel Competitiveness Compass Act pubblicato a gennaio dalla Commissione UE, che definisce un approccio e una selezione di misure strategiche per tradurre concretamente gli indirizzi contenuti nel Rapporto Draghi.

Intesa Sanpaolo Innovation Center lavora da tempo sui temi indicati dalla Competitiveness Compass Act, con un approccio di network, perché le tecnologie da sole non bastano per generare impatto, ma occorre creare un ecosistema di favorevole allo sviluppo delle startup, che faciliti l’accesso ai mercati e incentivi gli investimenti pubblici e privati.

Intesa Sanpaolo Innovation Center agisce questo ruolo di “orchestratore” anche per le tecnologie sviluppate in ambito spaziale e agibili in altri settori, in coerenza con la propria mission e le proprie competenze. Considerata la forte crescita del settore aerospaziale, infatti, anche molte altre realtà che sviluppano soluzioni innovative in altri ambiti possono beneficiare e contribuire al trasferimento di conoscenze e tecnologie.

 

 

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