Terra Next: si chiude la terza edizione del programma di accelerazione
Demoday il 30 gennaio a Napoli: dall’inizio delle attività oltre 3,5 milioni di investimento in startup nei settori della Bioeconomia.
Si è chiusa il 30 gennaio con il Demoday la terza edizione di Terra Next, il programma di accelerazione dedicato a startup e PMI innovative nel settore della bioeconomia e parte della Rete Nazionale Acceleratori CDP Venture Capital, un network presente su tutto il territorio italiano con l’obiettivo di sostenere la crescita di startup specializzate nei mercati a maggiore potenziale. Frutto dell’iniziativa di CDP Venture Capital, Terra Next vede la partecipazione di Intesa Sanpaolo Innovation Center in qualità di co-ideatore e promotore e il supporto di Cariplo Factory, che gestisce operativamente il programma.


In una giornata ricca di appuntamenti, le 7 startup accelerate hanno fatto il loro pitch davanti ad una platea di investitori, aziende e partner, nell’Auditorium del Campus dell’Università Federico II a S. Giovanni a Teduccio, Napoli.
Dopo i saluti istituzionali da parte dei partner, tra cui Viviana Bacigalupo, Direttrice Generale di Intesa Sanpaolo Innovation Center, che ha sottolineato il ruolo dell’Innovation Center nella ricerca di frontiera e nella creazione di ecosistemi innovativi a vantaggio del Gruppo e dei territori, si è aperta una tavola rotonda che ha preso spunto dal documento “La Bioeconomia come motore di crescita sostenibile. Opportunità e strategie”. Durante il confronto, è emersa l'importanza strategica della bioeconomia per affrontare le sfide globali legate alla sostenibilità e alla competitività economica. Questo settore, infatti, ha conosciuto negli ultimi anni una forte espansione, avendo generato in Europa un valore di mercato di oltre 2.350 miliardi di euro e coinvolto 16 milioni di occupati e per questo rappresenta una leva fondamentale per il Green Deal Europeo. Anche in Italia, la bioeconomia ha dimostrato una crescita significativa, contribuendo in modo rilevante all’economia nazionale e consolidando il proprio ruolo strategico in linea con le ambizioni europee. Nel 2023, il comparto ha registrato infatti un incremento del 2,2% rispetto all’anno precedente, raggiungendo un valore complessivo di 437,5 miliardi di euro e impiegando circa 2 milioni di persone. Anche il panorama delle startup legate alla bioeconomia è particolarmente dinamico nel nostro Paese, con 808 imprese innovative attive, pari al 6,6% del totale delle startup italiane.
Terra Next

Demoday - edizione 2024 | The best of

Demoday - edizione 2024 | Un resoconto

GRUPPO GETRA | Ludovica Zigon-Direttore commerciale e membro del CDA

SMUSH MATERIALS | Luca Ficarelli-CEO e CO-FOUNDER

PLANTBIT | Filippo Vurro-CEO e CO-FOUNDER

FARZATI SPA | Giorgio Ciardella-CTO
Tuttavia, secondo il rapporto "Il futuro della competitività europea", presentato da Mario Draghi e Ursula von der Leyen il 9 settembre 2024 alla Commissione Europea, il divario di innovazione tra l’UE e i principali competitor globali (USA e Cina) è evidente: nonostante un investimento di 387 miliardi di euro in ricerca e sviluppo (R&S) nel 2023, l’Europa resta indietro rispetto ai 928 miliardi degli Stati Uniti e ai 419 miliardi della Cina. Il nostro continente soffre anche di un netto svantaggio negli investimenti di Venture Capital, raccogliendo solo il 17% dei fondi globali rispetto al 59% degli Stati Uniti e al 21% della Cina. La transizione verso una bioeconomia circolare rappresenta un’opportunità per attrarre investimenti, stimolare innovazione, creare filiere produttive rigenerative e valorizzare risorse naturali, contribuendo così a un modello economico più equo e competitivo.
Proprio in questo scenario si inserisce Terra Next, che, giunto alla terza edizione, è diventato il punto di riferimento per le startup che operano nel settore della bioeconomia, ricevendo più di 450 richieste di candidatura dall’Italia e dall’Europa. Nei primi tre anni di attività ha accompagnato nella crescita 22 startup che hanno ricevuto investimenti dal programma per 3,5 milioni di euro e raccolto 10,5 milioni di euro tra follow-on e investitori esterni.
Un contributo sottolineato anche da Giuseppe Nargi, Direttore regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo, che è intervenuto all’evento per sottolineare il ruolo del Gruppo Intesa Sanpaolo nel promuovere settori innovativi, come la bioeconomia, che possono fare crescere i territori, in particolare il Sud.
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Le startup di Terra Next
Le 7 startup che hanno partecipato al Demo Day di oggi hanno compiuto un lungo percorso prima di giungere a questo traguardo: hanno superato una prima fase di selezione tra 191 candidature italiane e internazionali a opera della commissione di valutazione di Terra Next (composta da promotori, advisory board e corporate partner coinvolti), hanno beneficiato di un investimento iniziale complessivo da 750mila euro e hanno preso parte a un percorso di 3 mesi con base a Napoli, presso il Campus di San Giovanni a Teduccio dell’Università Federico II, durante il quale hanno avuto l’opportunità di crescere attraverso mentorship, formazione, networking e momenti di approfondimento frontale.
Le imprese innovative hanno sviluppato varie soluzioni in ambito bioeconomia, circular economy e sostenibilità:
- CrioPura: opera nel mercato globale del trattamento delle acque e dei reflui introducendo una tecnologia innovativa basata su idrogeli polimerici macroporosi che offrono una soluzione ecocompatibile e a basso costo per la rimozione di contaminanti tossici.
- Farzati: mira a risolvere i problemi di tracciabilità di filiera sfruttando Intelligenza Artificiale e blockchain per determinare l'origine e la qualità dei prodotti in modo da garantire sicurezza per i consumatori e l'ambiente.
- GenoGra: introduce un'innovativa piattaforma di analisi genomica basata su grafi con l’obiettivo di democratizzare l'accesso alla bioinformatica nei settori biotecnologico, farmaceutico e clinico, consentendo applicazioni come il miglioramento delle colture.
- Immunoveg: sviluppa sistemi di coltura cellulare da linee vegetali finalizzati alla produzione di bioingredienti per i settori nutraceutico, cosmetico e novel-food.
- Longevity Pet: tramite una piattaforma proprietaria, sviluppa percorsi di prevenzione personalizzati attraverso prodotti innovativi e soluzioni per bisogni specifici, con l’obiettivo di garantire una vita lunga e sana ai nostri animali domestici.
- Plantbit: ha sviluppato Bioristor, un sensore elettrochimico biocompatibile che inserito nel fusto delle piante ne monitora lo stato di salute in tempo reale, permettendo diagnosi tempestive.
- SMUSH Materials: utilizzando una tecnologia basata sul micelio, trasforma i sottoprodotti agricoli biologici in biomateriali per imballaggi, 100% naturali, circolari e biodegradabili.
L’acceleratore, che beneficia del patrocinio del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica ed è stato avviato anche con il supporto della Fondazione con il Sud, coinvolge i corporate partner Pastificio Garofalo (core partner), Gruppo Getra, Gruppo Nestlé in Italia e Novamont, che forniscono il loro contributo in termini di know-how, asset e network per lo sviluppo delle startup, e le imprese Aristea, Nolanplastica, Selepack e Tecno, member di Terra Next. Il programma, inoltre, prevede il coinvolgimento di partner scientifici, quali l’Università Federico II di Napoli, Assobiotec, il Campania Digital Innovation Hub, il Cluster Italiano della Bioeconomia Circolare SPRING, il centro di innovazione deep tech Materials, il centro studi S.R.M. - Studi e Ricerche per il Mezzogiorno.
Grazie alla collaborazione di questi partner, le startup selezionate potranno creare sinergie con soggetti industriali nel settore della bioeconomia, già eccellenza del Made in Italy.