Il Summary iniziale deve includere il nome della società, un logo, una frase di accompagnamento e i contatti. È un biglietto da visita, che fornirà la prima impressione a chi ci sta ascoltando.
Preparare l’Elevator Pitch
L’Elevator Pitch è una breve presentazione del proprio progetto, prodotto o servizio. È un documento che sintetizza l’essenza delle attività svolte dalla startup innovativa e ha come obiettivo principale quello di catturare l’interesse dei potenziali investitori. Può essere utilizzato però anche come biglietto da visita per presentare il progetto a stakeholder esterni, come ad esempio dipendenti, fornitori e partner chiave.
Quanto dura l’Elevator Pitch
L’Elevator Pitch si chiama così perché deve convincere un potenziale investitore in un breve lasso di tempo, compreso tra i 3 e i 5 minuti, cioè il tempo di un breve viaggio in ascensore dal piano terra ai piani alti di un immaginario grattacielo.
Come fare un Elevator Pitch
Per essere efficace un Elevator Pitch deve essere semplice, rapido e coinvolgente. La struttura deve essere ordinata e sintetizzata in un documento condiviso da tutto il team, per essere utilizzato sia come presentazione della startup per gli stakeholder esterni, ma anche come “bussola” che orienti il team della startup innovativa. Il tone of voice è professionale, per trasmettere credibilità, sicurezza e affidabilità.
Quali elementi deve includere un Elevator Pitch
Per catturare l’attenzione degli investitori e raccontare in modo esaustivo le caratteristiche principali del servizio o del prodotto, l’Elevator Pitch deve contenere:
Un esempio di Elevator Pitch
Per capire come fare un Elevator Pitch efficace, proviamo a realizzare insieme quello della startup immaginaria Beauty Tech (di cui abbiamo già parlato nella sezione dedicata a Business Canvas, Go To Market Strategy e Business Plan) che utilizza l’intelligenza artificiale per creare packaging sostenibili su misura per prodotti del settore bellezza.
COVER
Sezione 1

INTRODUZIONE
Sezione 2Questo è il momento migliore presentare il servizio o il prodotto della startup innovativa. Nel primo minuto della presentazione, di livello di attenzione dell’interlocutore è infatti al massimo.


BENEFICI E VANTAGGI TECNOLOGICI
Sezione 3Qui vengono evidenziati i benefici e i vantaggi tecnologici del servizio o del prodotto, che dimostrano come la soluzione creata dalla startup sia in grado di risolvere i problemi identificati dalle ricerche di mercato. È anche opportuno mostrare un’immagine del prototipo o dell’MVP, illustrando i possibili casi d’uso.


PRESENTAZIONE DEI RISULTATI RAGGIUNTI
Sezione 4La startup racconta quanto è riuscita a fare finora da sola. Si parla quindi del processo di sviluppo del prodotto/servizio, delle eventuali assunzioni (specificando il numero di dipendenti), del fatturato (se disponibile), delle metriche operative e dei clienti principali. Inoltre, la data di costituzione della società e le eventuali partnership già realizzate possono fornire ulteriori informazioni utili per “inquadrare” la startup.




ANALISI DI MERCATO
Sezione 5Questa slide serve a dimostrare il potenziale economico della startup. I dati di mercato possono riguardare il TAM (Total Avaliable Market), il SAM (Serviceable Available Market) e il SOM (Serviceable Obtainable Market). Ne abbiamo parlato in modo più approfondito nella sezione dedicata al Business Plan




MODELLO DI BUSINESS
Sezione 6In questa slide viene presentata la strategia per realizzare l’idea di business e i relativi guadagni.


PRESENTAZIONE DEL TEAM
Sezione 7Qui presentiamo agli investitori le persone che stanno lavorando insieme per far crescere la startup innovativa.


FINANCIALS
Sezione 8La sezione finanziaria del pitch fornisce una panoramica sulla situazione economica della startup.


INVESTMENT PROPOSITION
Sezione 9In questa slide viene indicata la somma di denaro necessaria per avviare o far crescere la startup. Nella call to action deve essere esplicitato in modo chiaro come saranno utilizzati i nuovi capitali.


Startup Tips
La voce delle startup

ALTERECHO
Marco Molinari - CEO & Co-Founder

BETTAKNIT
Barbara Fani - CEO & Co-Founder

GRANTER.AI
Bernardo Seixas - CEO & Co-Founder

LEMONS IN THE ROOM
Alessandro Napoli - CEO & Co-Founder

LITLYX
Antonio Verdiglione - CEO & Co-Founder

MATERIALINTEL
Francesco Martella - CEO & Co-Founder

VOCATIONS
Alessio Primo Gavinelli - CEO & Co-Founder

NEW URBAN OFFICE
Laura Berta - Founder & CEO

G2Q COMPUTING
Ekaterina Polyakova – Founder & CEO

PLAIN
Taisa Mukha - Co-Founder & CEO

IMPACT AI
Anna Maria Brunnhofer-Pedemonte - Founder & CEO

SYLLOTIPS
Giorgio Barnabò - Co-Founder & CEO

VISIONANCHOR
Matija Jasarov - Co-Founder & CEO

COFEEFROM
Laura Gallo - Ceo e Co-Founder

CIRCULAR FIBER
Nicola Ancilotto - Ceo e Co-Founder

ISUSCHEM
Vincenzo Benessere - Ceo e Co-Founder

SIRIUS
Anastasia Kuskova - CEO

TUTORNOW
Riccardo Sciortino - CEO, Head of Strategy & Marketing

HELOOLA
Giada Candellario - Co-Founder & CEO

AUTOMATIKA ROBOTICS
Maria Kantoul - Founder & CEO

RELICTA
Giovanni Conti - Co-founder & CMO

SESTRE
Sabrina Fiorentino - Founder & CEO

IODO
Paolo Trucillo - Co-founder

DRESSO
Enrico Pietrelli - Co-founder & CEO

RIFÒ
Eleonora Marini - Marketing & Communication Specialist

ITALIARIMBORSO
Felice D'angelo - CEO

CALTON
Lorenzo De Stefano - Chief Marketing Officer

BLASTER FOUNDRY
Francesco Fichera - CEO
Scarica il capitolo tratto dal quaderno "I primi passi di una startup innovativa"